Chiesa-Vlahovic, pregi e difetti dell’attacco bianconero

Chiesa e Vlahovic vestiranno i panni dell’attacco titolare della Juventus in vista del proseguimento della stagione. Analizziamo nel dettagli pregi e difetti della coppia offensiva bianconero

Velocità, imprevedibilità, uno contro uno e condizione fisica totalmente ritrovata. Chiesa è pronto a trascinare la Juventus dopo un ottimo inizio di campionato, perfezionato da due gol in tre partite. Allegri è stato chiaro: “Chiesa ha 14-16 gol nelle gambe”. Questo lo score sancito dal tecnico bianconero in vista del proseguimento della stagione.

Vlahovic e Chiesa, la nuova coppia bianconera
Vlahovic in azione con la maglia della Juventus 2023/2025 (ANSA foto) SerieAnews.com

Il diretto interessato, dal canto suo, sembrerebbe essersi calato alla perfezione nel ruolo di seconda punta nel 3-5-2 disegnato da Allegri. Chiesa gioca fuori ruolo? No, Allegri è certo che l’ex Fiorentina possa completarsi ed “esplodere” definitivamente nel ruolo di attaccante. La sensazione, però, è che il numero 7 bianconero, accentrato nel ruolo di seconda punta, non ha la possibilità di puntare l’uomo con costanza e partendo dal versante sinistro, aspetto che, in passato, ha evidenziato le sue enormi qualità.

Il gol contro la Spagna (Europei 2020) è il riassunto di quest’ultima analisi, un gol nato da una progressione devastante sul centro-sinistra, poi terminata con il gol del vantaggio azzurro con un perfetto tiro sul secondo palo.

Chiesa e Vlahovic, pregi e difetti dell’attacco bianconero

Per quel che riguarda Vlahovic, invece, la differenza tattica rispetto alla scorsa stagione è praticamente nulla. Occhio, però, alla sua condizione fisica totalmente ritrovata e a uno stato mentale più sereno rispetto al passato. Il bomber serbo è pronto al totale rilancio nel corso della stagione.

Chiesa e Vlahovic, la nuova coppia bianconera
Chiesa e Vlahovic: pregi e difetti dell’attacco bianconero (LaPresse) SerieAnews.com

Chiesa e Vlahovic possono giocare insieme? E’ questa la domanda che continuano a porsi tanti addetti ai lavori e anche i tifosi bianconeri. La sensazione è che i due ex Fiorentina fatichino leggermente nel fraseggio stretto e nel gioco di sponda. Questi i due principali difetti della nuova coppia bianconera. Per quel che riguarda gli aspetti positivi, invece, i due attaccanti possono puntare su una spiccata predisposizione ad attaccare la profondità, caratteristica che, come confermato nelle prime tre giornate, può mandare in serie difficoltà le difese avversarie.