Esonero Guardiola, colpo di scena a Manchester: caos clamoroso

Esonero Guardiola, il colpo di scena è davvero clamoroso: ecco cosa sta accadendo al Manchester City

Ci siamo davvero? Da quando il Manchester City ha vinto la sua prima Champions League, sembrava che la squadra di Pep Guardiola fosse inarrestabile, destinata a dominare per anni. Eppure, ora sembra che quel periodo di gloria sia già lontano.

Pep Guardiola
Esonero Guardiola, colpo di scena a Manchester: caos clamoroso (Ansa Foto) – Serieanews

Chi avrebbe mai pensato che il tecnico catalano, il genio del calcio moderno, potesse finire sotto i riflettori per motivi diversi dalla vittoria? Eppure, in un’atmosfera pesante di tensione e frustrazione, alcune voci si sono fatte sempre più forti: c’è chi, addirittura, chiede l’esonero di Guardiola.

Manchester City in crisi: numeri disastrosi

Il Manchester City è in crisi da settimane, e i numeri parlano chiaro. Dall’inizio di ottobre, la squadra ha collezionato un numero sorprendente di sconfitte, con ben 7 ko, alcuni dei quali piuttosto pesanti. Gli scontri diretti, contro squadre come il Liverpool e il Tottenham, hanno mostrato una realtà ben lontana dalla macchina da guerra che tutti conoscevamo. Se aggiungiamo a questo i pareggi incredibili, come quello contro il Feyenoord in Champions League, dove i Citizens sono riusciti a farsi rimontare un 3-0, è facile capire perché l’aria sia cambiata intorno a Guardiola.

Pep Guardiola
Manchester City in crisi: numeri disastrosi (Ansa Foto) – Serieanews

Eppure, non si può ignorare che questo periodo negativo sia iniziato dopo una serie di trionfi straordinari. Il City aveva appena conquistato la sua prima Champions, e Guardiola sembrava pronto a portare il club a un altro livello, quello che nessun altro allenatore era riuscito a raggiungere nella Premier League: vincere cinque titoli consecutivi. Ma ora, quella visione ambiziosa sembra più una chimera. I segnali di crisi sono evidenti non solo nei risultati, ma anche nel comportamento dell’allenatore.

Le sue parole, in un’intervista dopo la sconfitta contro la Juventus, sono il riflesso di una persona che ammette di vivere un momento di grande difficoltà: “Sono una persona che si innervosisce, ho dei giorni brutti, sbaglio tanto… a volte perdo la testa”. È una confessione che suona come un campanello d’allarme, una sorta di resa. La sua tensione sembra essere trasferita ai giocatori, creando una spirale negativa difficile da fermare.

City, assenza del piano B

Il cuore del problema, forse, è proprio l’assenza di un “piano B”. Guardiola è sempre stato maestro nell’innovazione, ma quest’anno sembra che la sua squadra sia diventata prevedibile. Senza la presenza costante di Rodri, che ha subito un grave infortunio al ginocchio, il City ha perso la sua solidità a centrocampo. Il possesso palla, tradizionale marchio di fabbrica della squadra, è diventato sterile e lento, facile preda degli avversari.

E la cosa che preoccupa di più è che, come ammette lo stesso Guardiola, non ha ancora trovato una soluzione: “Quest’anno non lo so. Credo sinceramente che sarà un anno con grandissime difficoltà“. Un allenatore che ammette di non avere risposte è un segnale che la squadra non è più quella di un tempo.

“Vado a casa”: l’ammissione di Guardiola

A complicare le cose ci sono anche le ombre che incombono sul club: l’accusa di violazione del Fair Play Finanziario rischia di gettare altra benzina sul fuoco. E se fuori dal campo la situazione è incerta, anche tra i tifosi cresce il malcontento. C’è chi, già da qualche settimana, sta mettendo in discussione il ciclo Guardiola. In fondo, il suo contratto scadrà nel 2025, e dopo sette anni di successi, la pazienza potrebbe essere giunta al limite. “Mi mandano a casa? Vado a casa. È la vita“, ha detto lui stesso in una delle sue ultime dichiarazioni, come se fosse pronto ad accettare il suo destino, qualunque esso sia.

La domanda che tutti si pongono ora è: è davvero finita per Pep Guardiola e il suo Manchester City? Il suo ciclo è giunto al termine, come temono alcuni tifosi, o si tratta semplicemente di una crisi passeggera che si risolverà con il tempo? Dopo anni di successi, il tecnico catalano potrebbe essere vicino a una delle sfide più difficili della sua carriera. Il calcio, come sempre, è imprevedibile, ma una cosa è certa: la prossima partita potrebbe essere cruciale per il suo futuro.

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