C’è chi ha il biglietto in tasca, e chi rischia di restare fuori anche dallo schermo. Ma stavolta, qualcuno ha deciso di alzare la voce. Una partita che vale un titolo, e forse anche qualcosa di più
La richiesta è ufficiale, ed è già destinata a far rumore: Napoli-Cagliari potrebbe essere trasmessa in chiaro. A poche ore dalla sfida che potrebbe assegnare lo scudetto 2025, si alza la voce delle istituzioni locali per chiedere un gesto di apertura verso la città. Una proposta concreta, che mette insieme ordine pubblico, senso civico e passione popolare.
Il Presidente della Commissione Mobilità del Consiglio comunale di Napoli, Nino Simeone, ha annunciato con un comunicato urgente la volontà di inoltrare una richiesta formale a Prefetto, Tavolo della Sicurezza, Lega Serie A, RAI e Mediaset. L’obiettivo è uno soltanto: trasmettere Napoli-Cagliari in chiaro, gratuitamente, permettendo a tutta la città di vivere questo momento storico, senza barriere economiche o digitali.
L’idea nasce da una constatazione molto concreta: l’enorme richiesta di biglietti ha lasciato fuori migliaia di tifosi, molti dei quali non potranno nemmeno seguire la partita da casa, perché non abbonati alle piattaforme a pagamento. Un problema che, in un contesto così emotivamente carico, può diventare anche un tema di ordine pubblico.
Nel suo messaggio, Simeone sottolinea come la mancata trasmissione in chiaro rischi di spingere migliaia di persone a riversarsi nelle piazze o nei locali pubblici, creando assembramenti potenzialmente ingestibili. Da qui la proposta: anticipare il problema, offrendo a tutti la possibilità di seguire la gara da casa, senza tensioni, senza discriminazioni, senza esclusioni.
“Sarebbe un gesto di buonsenso”, scrive, “ma anche un segno concreto di rispetto per una tifoseria che ha sempre dimostrato passione e civiltà”. Un appello forte, che chiama in causa non solo la politica ma anche il mondo del calcio e dell’informazione.
Il delirio per Napoli-Cagliari: quasi 400mila in fila su TicketOne
Se qualcuno avesse avuto dei dubbi sulla portata emotiva di Napoli-Cagliari, è bastato aprire TicketOne alle 15 in punto per capire di che storia stiamo parlando. In pochi minuti, il sistema di vendita online è stato preso d’assalto da centinaia di migliaia di utenti: lo screen che circola sui social – e che abbiamo potuto verificare – mostra una coda digitale di ben 338.779 persone connesse contemporaneamente.
Un numero da record, che in alcuni momenti ha sfiorato le 400mila presenze! Una situazione che però ha indignato in molti che sono rimasti senza biglietto anche perché hanno denunciato una gestione poco trasparente del servizio. Lo ha sottolineato anche Luigi Musto, presidente della commissione politiche giovanili e del lavoro: “La vendita dei biglietti andava disciplinata in maniera tempestiva e in grado di soddisfare la maggior parte delle persone. La disorganizzazione invece regna sovrana“.
Il passaggio più significativo del comunicato di Nino Simeone, però, è quello legato alla dimensione sociale dell’iniziativa: rendere la partita accessibile a chi non può permettersi un abbonamento, a chi è stato tagliato fuori dalla corsa al biglietto. In fondo, si parla di un evento che coinvolge un’intera città, forse un’intera regione. E in casi come questo, la televisione pubblica – o almeno l’informazione libera – dovrebbe farsi carico di questo bisogno.
Ora la palla passa a Lega, RAI e Mediaset. Ma la partita, almeno quella mediatica, è appena cominciata.