Juve-Conte, un ritorno è possibile: il problema alla Continassa che frena il tecnico

Antonio Conte può tornare in bianconero, la trattativa è viva e reale ma ma c’è un problema di non poco conto alla Continassa che frena il tecnico

Antonio Conte dà indicazioni dalla panchina
Juve-Conte, un ritorno è possibile: il problema alla Continassa che frena il tecnico – SerieAnews

La Juventus sogna il grande ritorno. A dieci anni dall’addio burrascoso, Antonio Conte è tornato al centro dei pensieri della dirigenza bianconera. Non si tratta solo di nostalgia, ma della volontà precisa di dare inizio a un nuovo progetto tecnico, più ambizioso e strutturato, dopo una stagione che ha lasciato più interrogativi che certezze.

Ma c’è un problema, anzi due: i contratti ancora attivi di Thiago Motta e Igor Tudor, entrambi legati alla Juve almeno fino al 2026. Il primo è stato esonerato ma resta a libro paga, il secondo ha conquistato la Champions e, in automatico, anche la panchina per il Mondiale per Club. Insomma, prima di scrivere il futuro, bisogna sistemare il presente.

Il rilancio del Napoli e i dubbi di Conte: ADL lo seduce

Se tutto questo non bastasse a complicare la trattativa, ecco che nelle ultime ore è tornato prepotente il fascino di un’altra piazza: Napoli. Il rilancio degli azzurri, targato Aurelio De Laurentiis, è stato forte e chiaro. L’arrivo praticamente certo di Kevin De Bruyne, l’idea concreta di portare a casa Jonathan David, e una città che ha riscoperto entusiasmo dopo mesi difficili: tutto questo sta facendo vacillare anche uno come Conte, da sempre attratto da sfide che sanno di rivoluzione.

De Laurentiis e Conte festeggiano sul bus scoperto
Il rilancio del Napoli e i dubbi di Conte: ADL lo seduce (Ansa Foto) – SerieAnews

I contatti tra l’ex ct della Nazionale e la Juventus sono avviati da settimane, ma serve chiarezza. Conte vuole garanzie, non solo economiche ma soprattutto strutturali: progetto sportivo chiaro, rosa competitiva, margine decisionale. A Napoli qualcosa si muove, e in fretta.

A Torino, invece, tutto sembra fermo in una nebbia di incertezza, e Conte, che per natura non è tipo da attendere troppo, comincia a chiedersi se sia davvero il momento giusto per tornare dove tutto era iniziato. E soprattutto: con chi dovrebbe lavorare?

Juve, problema dirigenza: c’è un nodo da sciogliere

Perché il nodo, forse il più grosso, non è la panchina. È l’organigramma. La Juventus è in piena transizione dirigenziale. John Elkann ha avviato una riflessione profonda sull’operato di Cristiano Giuntoli, che paga gli errori sul mercato e la gestione fallimentare del progetto Motta.

John Elkann parla al microfono
Juve, problema dirigenza: c’è un nodo da sciogliere (Ansa Foto) – SerieAnews

Troppi investimenti sbagliati (da Douglas Luiz a Koopmeiners), troppi giovani lasciati andare senza averli valorizzati (Huijsen, Kean, Nicolussi-Caviglia). In questo caos, si parla di una possibile promozione interna per Giorgio Chiellini, e di nuovi ingressi come Damien Comolli e Matteo Tognozzi, figure con background calcistico forte, ma ancora fuori dai radar del grande pubblico.

E Conte? Lui guarda, valuta, prende tempo. Vuole certezze e soprattutto persone di fiducia. Senza un assetto solido, rischierebbe di trovarsi in un’altra avventura a metà. E la sua storia, con le mezze misure, non ha mai avuto un buon rapporto. Il richiamo della maglia bianconera è forte, ma non abbastanza per oscurare i dubbi che in questo momento si affollano nella sua mente.

Il tempo stringe, e anche se Conte non ha ancora deciso, qualcosa ci dice che non aspetterà all’infinito. La vera domanda, allora, non è se la Juve voglia davvero Conte. Ma se sia pronta a fare tutto il necessario per meritarselo ancora una volta.

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