De Bruyne al Napoli sembrava ormai cosa fatta, ma la permanenza di Conte ora potrebbe far saltare l’accordo
Durante la sfilata Scudetto sul lungomare di Napoli, Aurelio De Laurentiis senza troppi giri di parole preannunciò l’arrivo a Napoli della stella del Manchester City, Kevin De Bruyne. “So che ha già acquistato una villa qui, ho parlato con lui e la famiglia in videochiamata. Se non c’è prima il nero su bianco però non possiamo dire nulla”. Così fece schizzare alle stelle l’entusiasmo del popolo partenopeo, ancora estasiato dal 4° scudetto arrivato dopo un lungo testa a testa con l’Inter di Simone Inzaghi.
La ciliegina sulla torta è arrivata pochi giorni dopo, con l’annuncio della permanenza di Antonio Conte alla guida del club azzurro, ufficializzata con un tweet apparso sui canali social del presidente del Napoli.
Il tecnico leccese è stato convinto dal progetto di De Laurentiis, che con ogni probabilità gli ha promesso un mercato faraonico all’altezza delle sue aspettative. I primi nomi sono già iniziati a circolare, da Jonathan David a Davide Frattesi dell’Inter, arrivando addirittura alla stella dello Sporting Lisbona Viktor Gyokeres, ambito da mezza Europa e con un prezzo del cartellino elevatissimo.
Quando tutto sembrava filare per il meglio, potrebbe proprio essere un dietrofront nella trattativa legata a De Bruyne a cogliere di sorpresa l’ambiente azzurro. Il motivo? Potrebbe essere legato proprio alla permanenza di Antonio Conte.
Perché De Bruyne potrebbe non essere adatto al gioco di Conte
Antonio Conte ha una visione tattica molto precisa, prediligendo moduli con la difesa a tre come il 3-5-2 o il 3-4-2-1, anche se non disdegna il 4-3-3, come visto in gran parte della stagione del Napoli, ma in ogni caso fatto di transizioni rapide e centrocampisti dinamici capaci di coprire grandi porzioni di campo sia in fase offensiva che difensiva, per non parlare degli esterni che devono avere caratteristiche specifiche, sulle quali sarà sicuramente accontentato.
De Bruyne è un trequartista atipico, abituato a giocare in un sistema fluido come quello di Guardiola, con libertà d’azione tra le linee, inserimenti continui e poco coinvolgimento in fase di non possesso. Il tecnico del Napoli invece, chiede rigore tattico e sacrificio difensivo: requisiti che non esaltano le qualità del belga e anzi rischierebbero di limitarlo o di costringerlo a interpretare un ruolo non nelle sue corde, sulla falsariga di ciò che accadde con Christian Eriksen all’Inter.
Quando Conte era alla guida dell’Inter infatti, il trequartista danese fu relegato in panchina per gran parte della stagione, l’allenatore gli preferiva addirittura Gagliardini(!), più propenso alla fase difensiva seppur non dotato di grandi qualità tecniche come l’ex Tottenham. Una situazione che potrebbe ripetersi con De Bruyne al Napoli, che pure ha già scatenato l’entusiasmo di tutti, compresi i futuri compagni.
Il timore relativo all’affare è proprio questo: l’ex Manchester City è ormai alla soglia dei 34 anni e non ha più le qualità atletiche di un tempo, soprattutto a causa dei diversi infortuni che lo hanno tartassato nelle ultime stagioni, e uno con l’intransigenza di Conte potrebbe perfino voler rinunciare a un campione di questo calibro per non snaturare la squadra. L’unica certezza attuale è che le visite mediche del belga sono slittate, e la situazione potrebbe prendere delle pieghe del tutto inaspettate.