Un gol al Maradona, un corteggiamento mai finito e ora una proposta concreta. Il Napoli ha scelto da dove cominciare per accontentare Conte. In ballo c’è un esterno che corre forte e un altro che, a Napoli, ha corso poco
C’è grande attesa per capire che campagna farà davvero il Napoli. De Laurentiis l’ha promesso ad Antonio Conte: stavolta si spende, stavolta si fa sul serio. Ed era l’unico modo per tenerselo.
Perché Conte il mercato lo ha chiesto, eccome se lo ha chiesto. Gli servono garanzie. Vuole gente pronta, due per ruolo, panchina lunga, gente che entra e cambia la partita. Perché non ci sarà solo il campionato. E non si può arrivare a marzo con le riserve spremute e le idee esaurite.
Il Napoli di quest’anno era stato costruito per fare una cosa sola, e l’ha fatta nel modo migliore possibile. Ma adesso si riparte da zero, o quasi. E rifondare significa cambiare almeno 4 o 5 titolari. Non solo per cambiare aria, ma per fare davvero un salto.
Servono giocatori già in decollo o che abbiano già preso il volo, non scommesse alla cieca. Chi ha dato tutto quest’anno, magari lo si ringrazia e lo si sposta in panchina. Oppure lo si accompagna alla porta. Senza drammi, ma anche senza sentimentalismi.
Napoli, tutto su Ndoye: pronti Ngonge più conguaglio
Il ruolo che grida più forte è l’esterno sinistro d’attacco. Da quando Kvaratskhelia è andato via, lì si è aperta una voragine. A gennaio è stato tutto un rabberciare. Neres sempre rotto, Spinazzola adattato, Okafor neanche visto. Conte ha guardato, ha aspettato, poi ha fatto spallucce. Nessuno dei tre lo ha convinto. E lo ha fatto capire benissimo.
A gennaio, un’idea concreta c’era stata. Non è andata in porto, ma non è nemmeno finita lì. Perché adesso quel nome torna fortissimo: Dan Ndoye. Uno che al Napoli ha già fatto male di persona, con un gol da stropicciarsi gli occhi. E che al Bologna ha fatto una stagione vera. Maturità, ritmo, forza. È pronto. Pronto per salire di livello. E Napoli potrebbe essere il passo giusto. Anche perché lì lo seguono da mesi. E Manna, con gli agenti, si è già parlato. L’accordo c’è. Manca solo il sì del Bologna.
La richiesta è alta: 35, forse 40 milioni. Tanti, troppi, secondo il Napoli. Ma c’è un’idea per abbassare il prezzo: la contropartita. Ngonge. Arrivato dal Verona per circa 20 milioni, mai veramente entrato nei radar di Conte. Uno che ha mercato, ma che a Napoli non resterà. E allora l’incastro prende forma: 15 milioni la valutazione del belga, più altri 20-25 cash. Offerta concreta, e soprattutto utile anche al Bologna, che in Ngonge vede un profilo compatibile con l’idea di gioco di Italiano.
E allora si può fare. Ndoye a sinistra, Zhegrova a destra – che resta il nome più caldo – e finalmente Conte avrebbe quelle due frecce che chiede da settimane. Garnacho? Suggestione affascinante, ma forse ormai è uscito dai radar. Ndoye è più reale. E più alla portata. Anche perché vuole Napoli. Lo ha detto, lo ha fatto capire, lo aspetta. Conte pure.