Inzaghi ha capito tutto: risparmia 100 milioni e avrà una resa migliore

I milioni in Arabia non mancano, ma Inzaghi sceglie una strada diversa. Meno rumore, più sostanza. La punta giusta può arrivare a sorpresa. E stavolta non conta solo chi costa di più, ma chi funziona davvero

Simone Inzaghi con un'espressione soddisfatta
Inzaghi ha capito tutto: risparmia 100 milioni e avrà una resa migliore (AnsaFoto) – serieanews.com

Se c’è un problema che Simone Inzaghi non ha all’Al-Hilal, è il budget. Gli arabi hanno disponibilità praticamente sconfinate. Già solo per l’allenatore parliamo di 25 milioni di euro netti all’anno. E ogni calciatore che mette piede lì riceve offerte che in Europa si vedono solo nei videogiochi.

È il motivo per cui, pian piano, stanno andando in Arabia anche giocatori ancora giovani, con mercato, internazionali. Gente che fino a ieri era nel pieno della carriera. L’Al-Hilal, da questo punto di vista, sta costruendo una rosa che potrebbe reggere tranquillamente anche in Champions League, quella europea però. E ora ha pure un allenatore che negli ultimi tre anni ha giocato due finali Champions. Non uno qualunque.

I regali, a Simone, li hanno già fatti. Il colpaccio Theo Hernandez è la bandiera del nuovo corso. Ma se c’è un tassello che non può mancare, è il centravanti. Il numero 9 vero, quello che ti cambia la squadra e ti fa vincere anche quando gli altri camminano. Per il campionato arabo va bene anche così, ma per la Champions asiatica serve qualcosa in più.

L’obiettivo era uno solo. Osimhen. L’Al-Hilal ci ha provato in tutti i modi. I 75 milioni della clausola erano già pronti, da versare subito al Napoli. E al giocatore è stata fatta un’offerta da 40 milioni di euro netti a stagione per quattro anni. Centosessanta in totale. Ma Osimhen ha detto di no, più volte, e in maniera netta.

Allora si è virato su Dusan Vlahovic. Altro tentativo, altra porta chiusa. Anche lui ha rifiutato. A quel punto, Inzaghi ha cambiato registro. Ha smesso di inseguire l’impossibile e ha iniziato a ragionare su chi può garantire rendimento, fame e sostenibilità. In una parola: Moise Kean.

Kean costa meno, ma può rendere allo stesso livello: e c’è anche un altro vantaggio…

Kean ha una clausola rescissoria da 52 milioni, ma scade il 15 luglio. Il tempo stringe. L’Al-Hilal si è mosso e gli ha già proposto un contratto da 20 milioni netti a stagione. Meno della metà rispetto a Osimhen, ma comunque tantissimo per un classe 2000. Il giocatore è tentato a prescindere dal lasciare Firenze, e sa che in Arabia avrebbe spazio, fiducia, e un allenatore che crede in lui.

Moise Kean in posizione di tiro con la maglia della Fiorentina
Kean costa meno, ma può rendere allo stesso livello: e c’è anche un altro vantaggio… (AnsaFoto) – serieanews.com

Facendo due conti: 23 milioni in meno sul cartellino e altri 20 a stagione risparmiati sull’ingaggio. In totale, oltre 100 milioni che resterebbero nelle casse saudite. Non che ne abbiano bisogno, certo, ma fa comunque la differenza.

E poi c’è il resto. Perché Kean, oggi, è maturato. Lo ha dimostrato quest’anno alla Fiorentina: si è rimesso in riga, ha segnato, ha fatto gruppo. Non è più l’incognita di qualche anno fa. Osimhen, al contrario, è uno che può diventare ingestibile. Ha un caratteraccio, è fumantino, è volubile, e uno come Inzaghi certe dinamiche non le ama. L’ultima cosa che vuole è un attaccante che gli fa saltare l’equilibrio di spogliatoio.

Kean, invece, può essere una garanzia. Magari segnerà meno, magari sarà meno vendibile sul piano commerciale, ma sul campo può dare lo stesso impatto. E a conti fatti, per l’Al-Hilal, sarebbe un colpo perfetto. Inzaghi ha capito che il nome da copertina a volte è un problema in più. E ha scelto la soluzione più furba.

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