Marotta su Calhanoglu e una scelta “politica”: dove sta andando il mercato dell’Inter

C’è un caso che sta condizionando il presente ma anche il futuro dell’Inter. Marotta conferma Calhanoglu, ma anche in caso di cessione la scelta futura non cambia

Hakan Calhanoglu affronta Simon Sohm del Parma
Marotta su Calhanoglu e una scelta “politica”: dove sta andando il mercato dell’Inter (AnsaFoto) – serieanews.com

“Calhanoglu è nostro, arriverà quanto prima e sarà in ritiro“. Parola di Giuseppe Marotta, che all’uscita dall’assemblea della Lega Serie A ha confermato la sensazione che girava negli ultimi giorni: Hakan Calhanoglu, per il momento, resta all’Inter.

Regista turco confermato, quindi, ma non certo perché il club abbia deciso di blindarlo o si sia incatenato per trattenerlo. No, semplicemente il Galatasaray finora non ha portato l’offerta giusta. Sta giocando al ribasso, ci gira intorno, prova a prendersi il regista a prezzo di saldo. E l’Inter, giustamente, non ha alcuna intenzione di svendere.

Ma lo scenario è chiaro: il matrimonio è finito. Calhanoglu ha già rotto con l’ambiente e sta spingendo – eccome se sta spingendo – per tornare in Turchia. Fa tutto per farsi portare a Istanbul. E l’Inter non è esattamente lì a opporsi con tutte le sue forze. Anzi. Poi è possibile ad oggi che il numero 20 resterà in nerazzurro, ma, ecco, se lo farà non sarà certo per una decisione irrevocabile.

Da mesi, in realtà, si respira la sensazione che il ciclo Calhanoglu sia al capolinea. Per motivi di campo e di progetto. Perché lui non è più al centro dell’idea futura. E anche perché il club vuole monetizzare, vuole cambiare l’uomo a cui affidare le chiavi del gioco. Serve un nuovo regista. Serve uno con un’altra testa, un’altra storia.

Ma qui non si tratta solo di scegliere un altro centrocampista. Si tratta di decidere la direzione. È una scelta “politica”, nel senso più calcistico possibile. Come quando un governo cambia un ministro chiave. Non si cambia solo la persona. Si cambia l’intera linea.

Xhaka o… “uno Xhaka”: la scelta del regista ci spiega il mercato nerazzurro

Chiaro, l’Inter non si sta muovendo perché ufficialmente non è ancora stato deciso il futuro di Calhanoglu. Ma se il nome più accreditato alla sua (eventuale) sostituzione sembrava essere quello di Granit Xhaka, è chiara la strada che vuole prendere l’Inter. Il centrocampista del Bayer Leverkusen in realtà sembra molto vicino a trasferirsi in Arabia, ma il punto non è Xhaka in sé, il punto è ciò che rappresenta Xhaka.

Granit Xhaka con la maglia del Bayer Leverkusen
Xhaka o… “uno Xhaka”: la scelta del regista ci spiega il mercato nerazzurro (Ansafoto) – serieanews.com

Certo, il mediano svizzero sarebbe stato un innesto di spessore, una certezza. Esperienza, ordine, personalità. Uno che tiene insieme la squadra senza grandi fronzoli. Era stato seguito anche dal Milan, prima che i rossoneri si portassero a casa Ricci. Ora è nel mirino dell’Inter, ma l’Arabia chiama e quindi un suo arrivo a Milano appare sempre più difficile.

In realtà, il primo obiettivo era stato un altro: Niccolò Rovella, ma sia la Lazio che il calciatore hanno fatto muro. Ecco quindi che si cambia strategia, anche perché sembra ormai difficile che dalla cessione di Calha entrino i 30 milioni (almeno) sperati. E quindi si fa una scelta più conservativa, una sorta di anno di transizione. Un regista esperto – Xhaka va per i 34 – e affiancargli un giovane da formare con calma, senza fretta né pressioni.

Inter, il dopo Calha tra un anno: da Asllani a Bernabé, ma occhio a Stankovic

Adesso, come dicevamo, il punto non è se sarà Xhaka o meno. I profili, ormai si sa, sono intercambiabili, quindi se non lo svizzero andrà in Arabia Saudita sarà comunque un calciatore di quella tipologia. E alle sue spalle un ragazzo pronto a venir fuori. Per dire: anche la conferma di Calhanoglu andrebbe esattamente su quella strada.

Adrian Bernabe con la maglia del Parma
Inter, il dopo Calha tra un anno: da Asllani a Bernabé, ma occhio a Stankovic (LaPresse) – serieanews.com

Difficile che questo famoso erede sia Asllani, che è ancora in rosa ma dà la sensazione che il rapporto con l’Inter si sia un po’ raffreddato. Più probabile sia un nuovo innesto magari proprio coi soldi derivanti dalla cessione del giovane albanese.

Nomi? Anche in questo caso ce ne sono tanti. Attenzione ad esempio ad Adrian Bernabé del Parma, che Chivu ha già allenato e che potrebbe provare ad impostare davanti alla difesa proprio come Inzaghi fece con Calhanoglu. Ma occhio anche ad Aleksandar Stankovic, che andrà al Bruges, ma non a caso l’Inter sta imponendo un diritto di recompra. Se dovesse esplodere in Belgio, la dirigenza è pronta a riprenderselo e a risolvere il problema “in casa”. Forse la soluzione migliore di tutte.

Granit Xhaka o “un” Granit Xhaka, in fondo, servirebbe proprio a questo. A reggere la baracca oggi, per permettere al futuro di crescere senza fretta.

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