Il club bianconero sta provando a portare Sancho alla Continassa: per l’esterno inglese serve fare cassa, subito due cessioni ma non sono le uniche
Il ritiro inizia il 24 luglio, e alla Continassa si corre contro il tempo. Igor Tudor ha preso in mano la Juventus con idee chiare e un modulo definito: quel 3-4-2-1 che richiede interpreti precisi, dinamici, tecnici. Per ora, l’unico volto nuovo è Jonathan David, arrivato dopo settimane di trattative.
Un acquisto importante, certo, ma non ancora sufficiente per completare la rivoluzione che l’allenatore croato ha in mente. Il mercato bianconero sta entrando nella sua fase calda, e la dirigenza è al lavoro per rafforzare tutti i reparti.
Manca qualità sulle fasce, servono giocatori in grado di saltare l’uomo e creare superiorità, ma soprattutto manca fantasia e imprevedibilità sulla trequarti. È proprio in quella zona di campo che il sogno prende forma: un nome internazionale, fuori dai radar da tempo ma pronto a tornare grande. E sì, stiamo parlando di Jadon Sancho.
Sancho, un sogno concreto: trattativa avviata
La Juventus ha messo gli occhi su Sancho ormai da settimane. Non è solo una suggestione: è un obiettivo vero, tangibile, e Tudor ha già fatto sapere alla dirigenza di volerlo a tutti i costi. Il talento inglese è ai margini del progetto Manchester United, e dopo la frattura con Ten Hag la sua permanenza in Premier è sempre più improbabile.
L’intesa con il giocatore è praticamente chiusa. Sancho ha aperto alla destinazione bianconera, pronto a ridursi l’ingaggio pur di ritrovare centralità e continuità. Il nodo, però, resta il costo dell’operazione: i Red Devils chiedono un prestito oneroso con diritto (o obbligo) di riscatto, e vorrebbero che parte dell’ingaggio fosse coperta comunque dalla Juve.
La trattativa è aperta su più tavoli, compresa l’ipotesi di un contributo alla buonuscita per facilitare l’arrivo a Torino. In ogni caso, prima di poter affondare il colpo, c’è un ostacolo evidente: servono cessioni.
Per Sancho servono soldi: due cessioni subito
La Juventus ha bisogno di far cassa. Non è un segreto. E i primi due nomi in partenza sono già decisi. Timothy Weah è vicinissimo al Marsiglia di Roberto De Zerbi. Dopo il mancato passaggio al Nottingham Forest, l’americano ha scelto di tornare in Ligue 1 e il trasferimento potrebbe concretizzarsi presto con la formula del prestito con obbligo di riscatto.
I bianconeri puntano a incassare circa 15 milioni di euro complessivi. Subito dopo toccherà a Samuel Mbangula, esterno belga classe 2004, reduce da un’annata sotto le aspettative. Il giocatore ha trovato un accordo con il Werder Brema: contratto di cinque anni, operazione da circa 12 milioni tra parte fissa e bonus.
Due cessioni che, sommate, possono generare oltre 25 milioni: una cifra utile per aprire la strada all’arrivo di Sancho, ma non ancora sufficiente per coprire l’intera operazione.
Non solo Weah e Mbangula: altri big sul mercato
La verità è che in questo momento, alla Juve, quasi nessuno è intoccabile. Gli unici considerati incedibili sono Di Gregorio, Gatti, Yildiz, Thuram e Cambiaso. Tutti gli altri, da Locatelli a Nico Gonzalez, passando per McKennie e Bremer, possono partire davanti a un’offerta convincente.
Tudor vuole una squadra adatta al suo calcio: corsa, aggressività, verticalità. E se servono sacrifici per arrivare a giocatori più funzionali, non ci saranno sconti per nessuno. La Juventus si prepara a una sessione di mercato coraggiosa, forse anche dolorosa. Ma è chiaro che c’è un piano.
Sancho rappresenta l’idea di rinascita tecnica e identitaria, ma per farlo arrivare servirà prima liberare spazio economico e tattico. Il vero punto è capire quanto la Juve è disposta a rischiare per tornare in alto. E se basterà vendere bene per sognare in grande.