Napoli, non piangere per Ndoye: c’è un precedente che farà volare i tifosi

Certe porte si chiudono con un rumore secco, ma lasciano entrare aria nuova. C’è un precedente che fa ben sperare, anche se all’inizio sembrava una beffa. E se il destino stesse preparando qualcosa di ancora più grande?

Dan Ndoye esulta con la maglia del Bologna
Napoli, non piangere per Ndoye: c’è un precedente che farà volare i tifosi (AnsaFoto) – serieanews.com

Dan Ndoye sta per diventare un giocatore del Nottingham Forest. E il Napoli, nel momento in cui gli inglesi hanno rilanciato sul serio, ha mollato la presa. Niente aste, niente controproposte. Quando dall’altra parte si capisce che l’interesse è a senso unico, si chiude il discorso. Peccato, perché Antonio Conte lo considerava uno dei tasselli più urgenti del suo progetto. Non uno qualsiasi. Uno necessario.

Il primo vero dispiacere di un mercato che fin qui era stato da standing ovation. Ma più che una ferita, sembra un intoppo. Fastidioso, ma superabile. Un’ammaccatura nella carrozzeria di una macchina che sta comunque correndo. D’altronde, come si dice, di pesci nel mare ce ne sono tanti. Anche se, va detto, Ndoye era quello più succoso. Quello che piaceva davvero.

E qui, per non farsi prendere dallo sconforto, basta riavvolgere il nastro di un anno. Il Napoli aveva praticamente preso Marco Brescianini dal Frosinone. Accordo chiuso, visite fissate. Tutto apparecchiato. Poi, nel giro di 24 ore, il ragazzo si presenta a Zingonia e firma con l’Atalanta. Fine della storia.

All’epoca sembrava una beffa. Anche perché il Napoli era fermo, bloccato, pieno di spine. L’unica cosa che si muoveva era la pazienza dei tifosi, che iniziava a finire. E pure Conte, dopo una Coppa Italia col Modena senza gloria, lo disse chiaro: “Serve una scossa”. Era il 10 agosto. E sembrava tutto da buttare.

Da McTominay al nuovo esterno: il Napoli può ripetere il “caso Brescianini”

E invece, da quel vuoto nacque l’occasione. Arrivò McTominay. Un po’ fuori radar, un po’ sottovalutato. Ma fu lui, col suo modo di stare in campo, a diventare il faro del centrocampo. Gol pesanti, chilometri, spirito. Quello che serviva. E oggi è uno dei nomi che fanno battere il cuore dei napoletani.

Scott McTominay esulta urlando
Da McTominay a Grealish: il Napoli può ripetere il “caso Brescianini” (LaPresse) – serieanews.com

Allora forse il copione può ripetersi. Ndoye è un buon giocatore, ci mancherebbe. Ma non è un top. Non è irrinunciabile. E non è detto che chi verrà dopo sia per forza un downgrade.

Anzi. I nomi che circolano intorno al Napoli fanno salire l’asticella. Si va da Federico Chiesa ad Alejandro Garnacho, passando per Sterling e Jadon Sancho. E poi c’è il sogno, quello che se solo si avvicina fa tremare i polsi: Jack Grealish. Sì, proprio lui. L’uomo dai polpacci più famosi d’Inghilterra, che il City non considera più centrale.

Un’idea quasi folle, certo. Ma non impossibile. Perché Conte non cerca un sostituto. Cerca un valore aggiunto. E se dovesse riuscire a replicare la dinamica Brescianini-McTominay con una nuova Ndoye-Grealish, allora qui si parla di salto triplo carpiato. Uno come Grealish cambia le gerarchie. Cambia lo spogliatoio. Cambia il livello.  E fa dimenticare in un secondo tutti i Dan Ndoye del mondo.

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