Leoni, Fabbian, Esposito: i tre esordienti dell’Italia hanno una cosa in comune

Un ct che mantiene subito le promesse e tre ragazzi pronti a giocarsi il sogno azzurro. Dietro le loro storie c’è un dettaglio che li lega più di quanto sembri

Giovanni Fabbian, Francesco Pio Esposito, Giovanni Leoni
Leoni, Fabbian, Esposito: i tre esordienti dell’Italia hanno una cosa in comune (Foto: Ansa/Lapresse) – serieanews.com

C’è grande attesa per la prima uscita ufficiale della Nazionale di Gennaro Gattuso. Il nuovo commissario tecnico aveva promesso di aprire le porte anche ai giovani, e non ha aspettato troppo: alla prima convocazione ha già mantenuto la parola.

Contro Estonia e Israele, infatti, potrebbero arrivare tre esordi: Leoni, Fabbian, Esposito. Tre ragazzi che, oltre alla freschezza dei vent’anni, hanno un filo conduttore piuttosto curioso.

Il più “esperto” del gruppo, se così si può dire, è Giovanni Fabbian. Classe 2003, centrocampista del Bologna scuola Inter, ha 22 anni e sta vivendo una crescita continua e quest’estate era anche finito nel mirino di diverse big del nostro campionato.

Non sempre titolare, ma sempre incisivo: ha il vizio del gol e la capacità di inserirsi con tempi perfetti. Dopo l’esperienza con l’Under 21, ora è arrivato il momento della consacrazione con la Nazionale maggiore.

Pio Esposito e Leoni: il presente e il “what if” dell’Inter

Poi c’è Francesco Pio Esposito, 20 anni, attaccante dell’Inter. La scorsa stagione si è fatto notare con lo Spezia, al punto da convincere i nerazzurri a riportarlo a casa e affidargli un ruolo importante: vice Lautaro Martinez e Thuram, insieme a Bonny. Gattuso lo guarda con attenzione, anche in prospettiva Mondiale.

Francesco Pio Esposito esulta dopo un gol con la maglia dell'Inter al Mondiale per Club
Pio Esposito e Leoni: il presente e il “what if” dell’Inter (AnsaFoto) – serieanews.com

Infine, il più giovane: Giovanni Leoni. Difensore del 2006, ha chiuso la scorsa stagione da protagonista al Parma, diventando subito uomo mercato. Lo ha preso il Liverpool, ma per settimane è stato vicino all’Inter. Una sliding door che, chissà, potrebbe riaprirsi in futuro.

Ed è qui che si trova il punto di contatto tra i tre esordienti. L’Inter, in un modo o nell’altro, fa parte della loro storia. Fabbian ci è cresciuto, completando la trafila nel settore giovanile nerazzurro prima di trovare spazio altrove. Esposito rappresenta il presente, con la maglia nerazzurra già addosso. Leoni, invece, ci è andato vicinissimo, prima che l’Inghilterra lo chiamasse.

Passato, presente e futuro che si intrecciano, con l’Inter come comune denominatore. Non è un dettaglio banale: significa che la scuola nerazzurra, diretta erede di un vivaio che negli ultimi anni ha prodotto in quantità, continua a fornire ossigeno anche alla Nazionale.

Con questi tre ragazzi, Gattuso aggiunge quindi un ulteriore tocco di nerazzurro alla sua prima Italia. Non sarà un caso: i club che investono sui giovani finiscono inevitabilmente per ritrovarsi protagonisti anche nelle scelte del commissario tecnico. E se il futuro azzurro passa da Bologna, Milano e Liverpool, il denominatore resta lo stesso. L’Inter, in qualche modo, è sempre lì.

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