Milan, sulla vendita della società tre relazioni di Bankitalia

MILAN, SOCIETà PROPOSTA A BERLUSCONIMILAN – La Procura di Milano sta indagando sulla vendita del Milan sulla base di tre relazioni firmate dall’Unità di informazione finanziaria (Uif) di Bankitalia.  Le relazioni sono arrivate nelle scorse settimane. Lo scrive La Stampa oggi in edicola. Insistendo che sull’operazione è in corso un’indagine nonostante le smentite dei pm milanesi.

L’ORIGINE DEI FONDI

I tre documenti traccerebbero l’origine dei fondi con i quali, nell’aprile scorso, si è materializzata la scalata all’AC Milan. Un’operazione da 740 milioni di euro. Su uno di questi report, aggiunge il quotidiano torinese, verranno effettuati ulteriori approfondimenti investigativi. “Il nostro giornale ribadisce la bontà dell’inchiesta. Conferma di aver svolto tutti gli opportuni controlli circa l’esistenza di un’indagine sull’operazione, di cui siamo venuti a conoscenza da due fonti distinte”. Si legge nell’articolo. Per La Stampa le verifiche si concentreranno sul versamento iniziale. Da qui è partita la cessione della società rossonera. Dalle mani di Silvio Berlusconi a quelle del finanziere cinese Yonghong Li.

MODALITA’ DI PAGAMENTO ANOMALE

Quello che appare anomalo, da una prima lettura dei documenti, sarebbero le modalità con le quali sono state pagate le prime tre caparre da 300 milioni di euro complessivi. Le caparre stesse passate attraverso una società creata nel 2016 ad Hong Kong. Su questo punto, i magistrati milanesi potrebbero anche avviare una rogatoria internazionale. L’intento è capire meglio l’origine di questa vera e propria fortuna. I tifosi rossoneri sperano possa fugarsi definitivamente ogni dubbio sulla trasparenza dell’acquisto del Milan.

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