ESCLUSIVA – Collovati: “Quel Milan-Inter in cui feci espellere Altobelli”

CollovatiE’ la settimana di Inter-Milan, il derby della Madonnina. Non ce ne vogliano le altre stracittadine ma parliamo del derby per eccellenza del calcio italiano. Quella di domenica sera è l’edizione 222, il primo fu disputato quasi 110 anni fa, il 10 Gennaio 1909 e finì con una vittoria per 3-2 dei rossoneri; l’ultimo risale allo 0-0 dello scorso 4 aprile. Le statistiche dicono che l’Inter ne ha vinti 78, contro i 76 in cui ha trionfato il Milan. In attesa di sapere come andrà a finire abbiamo chiesto a Fulvio Collovati, Campione del Mondo nel 1982 con l’Italia di Bearzot, giocatore sia del Milan (1976-1982) che dell‘Inter (1982-1986), di spiegarci i motivi tattici del match di domenica sera, conditi da qualche gustoso ricordo. Ecco cosa ci ha raccontato

CHE DERBY SARA’

Ieri ai nostri microfoni il Barone Franco Causio ha detto che la sosta potrebbe condizionare il match di domenica, sarà così?

“Si è possibile. Ai miei tempi la sosta incideva meno, si viaggiava poco e per pochi km c’era tempo per recuperare. Oggi hai Icardi che va in Arabia per Argentina-Brasile, Laxalt e Vecino che vanno in Giappone per un’amichevole, Kessie che gioca due match interi contro la Repubblica Centrafricana. E’ più difficile. Ma il calcio di oggi è così, si gioca ogni tre giorni e devi essere pronto ad ogni tipo di match sempre e subito”.

Che Derby sarà considerando che la prossima settimana le milanesi saranno impegnate in coppa?

“Mi aspetto un derby in pareggio, un 1-1. Ma non per fare contenti tutti ma perché credo che sia Milan che Inter oggi abbiamo pregi e difetti che si bilanciano. Il Milan, a parte il match di coppa con il Dudelange, ha sempre preso gol e di contro ha sempre segnato. L’Inter viene da sei vittorie di fila ma è stata capace di andare ko in casa con il Parma. Vedo molto equilibrio. E soprattutto perdere il derby vorrebbe dire vanificare quanto di buono fatto nell’ultimo mese”.

I DERBY DI COLLOVATI

Collovati è un doppio ex, ha vissuto circa 20 Inter-Milan da protagonista, che sensazioni ricordi?

“Devo dire che lo sentivo di più quando giocavo nel Milan che nell’Inter. I neroazzurri sentono di più la rivalità con la Juventus che quella cittadina, per i rossoneri è il contrario, ma sempre nella consapevolezza che si tratta di uno dei match più affascinanti al mondo”.

Quando arriva Inter-Milan molti ricordano il famoso gol di Hateley nel derby del 1984, ma tu a quali ricordi sei più legato?

“Si, si parla spesso del gol di Hateley, ma capita che il tuo avversario possa fare meglio di te, dispiace sia accaduto in un derby. Dal canto mio, lato Inter, ne ricordo bene uno in cui feci gol. Era il 1983-1984. In realtà era un gol in comproprietà con Aldo Serena che da bomber qual’era lo ha sempre definito suo, ma i tabellini dicono giustamente gol di Collovati”.

“Ma gli aneddoti più divertenti sono legati a un match del novembre del 1978, l’anno della Stella del Milan. Nel derby di andata il Barone Liedholm mise in panchina Rivera dopo aver studiato i bioritmi, e al suo posto mise Sartori. Il campo gli diede ragione, vincemmo 1-0 con gol di Maldera. Oggi sarebbero esplose polemiche incredibili. Nella stessa partita feci espellere Altobelli con cui pochi anni dopo condivisi lo spogliatoio sia all’Inter che al Mondiale, ancora oggi me lo rinfaccia”.