MILAN– La situazione che ha ereditato in estate dalla precedente proprietà, non era certo delle migliori. Una squadra, ma più in generale, una società poco credibile, con un progetto sportivo incerto e fragile, e soprattutto con i conti in rosso dopo il mercato da sceicchi effettuato nell’estate del 2017. Ora è un altro Milan, altra società, con esponenti chiari, riconoscibili e, soprattutto, credibili. Leonardo e Maldini sono solamente la punta dell’iceberg, i dirigenti che non esitano a metterci la faccia e che hanno riconsegnato al Milan una certa continuità con il loro passato, quello si glorioso. Via Fassone e Mirabelli sono loro i nuovi, vecchi, volti della società, con Scaroni nuovo Presidente a simboleggiare l’italianità ritrovata almeno al vertice
Sanzione Uefa
Intervenuto all’assemblea dei soci ha parlato il nuovo numero uno del Milan. Scaroni si è detto soddisfatto dell’attuale momento dei rossoneri, ma avverte tutti sull’imminente sanzione che verrà inflitta dalla Uefa. Le sue parole: “Credo che entro la fine dell’anno conosceremo la sanzione della Uefa … difficilmente saremo assolti: siamo stati graziati dall’esclusione dall’Europa League e il nostro caso è stato rinviato agli stessi giudici che ci avevano condannato, per una pena proporzionata alle nostre trasgressioni. Difficile non prendano provvedimenti“. Provvedimenti che, fa sapere Scaroni, non è detto che siano per forza pecuniari.
Credibilità
La soddisfazione del Presidente risiede nell’essere riusciti a rendere nuovamente credibile il Milan. Dopo la gestione cinese si sono incontrate molte difficoltà, ma ora Scaroni afferma: “Noi oggi fatturiamo quello che fatturavamo nel 2003 – ha spiegato -, quello dei ricavi è un tema vitale a cui dedichiamo tutta l’attenzione”. Quel che conta di più però è “essere tornati meritevoli di credito dalle banche“.