Champions League, Var all’esordio con Roma-Porto e United-Psg

SERIE A, LA VAR

CHAMPIONS LEAGUE VAR – Poco più di 24 ore e sarà Champions League. Dopo una lunga attesa, l’Europa che conta torna a farsi ammirare dagli appassionati di calcio di tutto il mondo, con due appuntamenti imperdibili: Roma-Porto e Manchester United-Psg. La verà novità però sarà quella del Var: introdotto proprio dagli ottavi di finale.
Un’innovazione che Roberto Rosetti, responsabile del settore arbitrale della Uefa, definisce vantaggiosa “per le nostre competizioni poiché fornirà un valido aiuto agli arbitri e ci permetterà di ridurre le decisioni sbagliate”.

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Champions League, l’introduzione del Var

Parole che arrivano proprio nel giorno in cui in Italia impazza la polemica per quanto successo in Sassuolo-Juve: la tecnologia è sì fondamentale, ma alla fine la decisione è sempre dell’uomo. “Abbiamo tenuto diversi corsi negli ultimi mesi con i nostri migliori arbitri – ha precisato Rosetti – che accolgono sempre con favore qualsiasi iniziativa che li aiuti nel prendere le decisioni giuste. Test tecnologici e una formazione specifica. Abbiamo quindi testato il VAR in partite selezionate e poi abbiamo finalizzato i preparativi su tutti gli aspetti operazionali. Così adesso siamo pronti a usare il VAR negli ottavi di UEFA Champions League”. 

Rosetti ha fatto l’esempio di come si comporteranno gli arbitri in caso di fallo di mani in area di rigore: “In caso di tocco di mani, il Video Assistant Referee deve intervenire quando c’è una chiara volontà del giocatore di toccare la palla con le mani o con il braccio. Movimento, distanza e posizione del braccio o della mano – ha spiegato l’ex arbitro – sono presi in considerazione dalla squadra VAR per giudicare se il contatto sia punibile o meno, e l’arbitro deve effettuare una verifica in campo”.

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