Il rimpianto di mercato della Juventus ha già superato Ronaldo e Zidane

Con 16 gol in 12 partite di Champions, Erling Haaland, in passato vicino alla Juventus, ha battuto uno speciale record in Champions League

Dev’esserci una calamita speciale nei suoi piedi oppure è tutto frutto della sua enorme strapotenza fisica. Qualcuno dovrà pur spiegarci come fa, Erling Haaland, ad essere così tremendo, così forte, così devastante. Un uragano giallo che distrugge le difese avversarie e segna con una facilità disarmante. All’età di vent’anni, l’attaccante norvegese ha già superato Zidane e Ronaldo, quello brasiliano, battendo un record in Champions League: 16 gol in appena 12 partite. Più reti che gare. Ne fa scorta ogni volta, ne ha segnate due anche contro il Bruges. Sembra inarrestabile. Non lo ferma nessuno. Non si conoscono trucchetti per renderlo innocuo. Haaland è spaventosamente letale.

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Haaland meglio di tutti a 19 anni

Tra Salisburgo e Borussia Dortmund, Haaland ha già segnato 16 gol in 12 partite di Champions League. Ha cominciato a farlo due anni fa, stagione 2019/20, con 8 gol in 6 presenze, poi s’è ripetuto in Germania, 2 reti lo scorso anno in 2 partite – gli ottavi persi col Psg – e quest’anno è già a quota 6 dopo 4 turni con due doppiette, entrambe al Bruges. Ruud Van Nistelrooy, un altro poeta del gol, lui molto più elegante ma non così potente, impiegò 19 partite per arrivare a quota 15 gol.

Scarpa d'oro Haaland Ibra Ronaldo
Haaland (Getty Images)

La sua media al Borussia Dortmund è spaventosa: un gol a partita, 31 su 31, uno ogni 70 minuti. Con lui in campo non ci si può distrarre un attimo. All’età di 20 anni, Haaland ha già segnato oltre 80 gol tra i professionisti. E’ destinato a diventare il numero uno, il più forte, l’attaccante in cima al mondo. Ha tutto per sfondare. Lo sta già facendo. Le italiane ne sanno qualcosa: lo scorso anno segnò tre al Napoli in Champions e quest’anno s’è ripetuto all’Olimpico contro la Lazio con una rete splendida.

Il rimpianto di mercato della Juventus

Haaland aveva la Juventus nel destino. La società bianconera lo ha cercato prima del Borussia Dortmund – la corte è stata serrata, alla fine l’ha spuntata il club tedesco – ed era stata vicina al suo acquisto già prima del suo trasferimento al Salisburgo, quando Haaland aveva appena 18 anni ed era ancora uno sconosciuto, o quasi, di questo mondo. Lo stesso calciatore lo ha confermato, spiegando che scelse il club austriaco perché ritenuto ideale per la sua crescita. Per la Juventus, Haaland è un autentico rimpianto. Ha poche colpe dato che la volontà del calciatore ha fatto la differenza. Ora, per acquistarlo, servirà cifra tripla. Fuori la porta c’è la fila. Sfonderà anche quella.

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