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Dopo le coppe non vince (quasi) nessuno: il dato del weekend

Scritto da
Ciro Troise

Il calcio dell’era Covid è roba per uomini duri, si gioca ogni tre giorni e si combatte con contagi e infortuni. Il weekend ha presentato il conto alle squadre che giocano le coppe: non vince (quasi) nessuno.

Nei cinque principali campionati europei sono accadute dodici “macchie” (avrebbero detto i vecchi esperti del Totocalcio), tredici squadre reduci dalle coppe non sono riusciti a vincere contro squadre medio-piccole. Sono venuti fuori sette sconfitte e cinque pareggi

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Dal Real Madrid al Borussia Dortmund, i tonfi del weekend

Il Real Madrid continua a stare sull’altalena, dopo la vittoria di San Siro fondamentale in Champions League i blancos sono crollati di nuovo in casa contro l’Alaves. La classifica della Liga comincia ad acquisire più peso: la squadra di Zidane è a sette punti dalla Real Sociedad capolista, con una partita in meno.

Ci sono poi i rivali dell’Atletico Madrid che fanno meglio in campionato che in Champions, e hanno vinto a Valencia nel weekend sovvertendo la legge delle “coppe” nell’era Covid. I colchoneros sono secondi ad un punto dalla Real Sociedad con due partite da recuperare.

Ha fatto il giro d’Europa l’immagine anomala di Haaland che spreca un gol clamoroso a pochi passi dalla porta vuota, l’ex Salisburgo avrebbe regalato al Borussia Dortmund il 2-2 contro il Colonia che, invece, ha espugnato il Signal Iduna Park.

In tutte e cinque i principali campionati europei qualche squadra impegnata in coppa è crollata: in Italia Lazio e Atalanta hanno perso in casa contro Udinese e Verona, in Inghilterra l’Arsenal e il Leicester sono state sconfitte rispettivamente da Wolverhampton e Fulham, in Francia il Nizza ha perso in casa contro il Dijon.

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(Dybala Getty Images)

La “pareggite” post Coppe, la Juventus vittima principale

Paris Saint Germain, Lille, Liverpool, Hoffenheim, Bayer Leverkusen, Juventus, sono sei le squadre che dopo gli impegni di Coppa si sono fermate sul pareggio. Il Psg ha fatto 2-2 contro il Bordeaux, il Lille in trasferta contro il Saint Etienne ha rimediato il secondo pari consecutivo dopo quello contro il Milan, il Liverpool è stato raggiunto dal Brighton al 90′ e il Bayer Leverkusen non è andato oltre lo 0-0 contro l’Hertha Berlino mentre l’Hoffenheim ha pareggiato 1-1 sul campo del Mainz.

La principale vittima della “pareggite” post Coppe è, però, la Juventus di Andrea Pirlo che a Benevento è caduta per la terza volta nella trappola. Dopo la vittoria di Kiev arrivò l’1-1 contro il Verona, i pareggi contro Lazio e Benevento intervallano, invece, i due successi conquistati ai danni del Ferencvaros.

Se contro il Verona la Juventus chiuse la gara in crescendo, contro la Lazio e il Benevento i bianconeri nella parte finale delle sfide non è mai riuscita ad alzare il ritmo.

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Lorenzo Insigne – GettyImages

Gli incroci tra big: due pareggi e una vittoria del Napoli

Nei cinque principali campionati ci sono stati tre incroci tra squadre “stanche” per l’impegno in Coppa. Il Chelsea e il Tottenham hanno prodotto un pareggio a reti bianche poco esaltante, la Real Sociedad, fermandosi sull’1-1 contro il Villarreal, ha concesso all’Atletico Madrid, vittorioso a Valencia, d’avvicinarsi alla testa della classifica.

La Roma si è presentata a Napoli con Dzeko appena recuperato e con poca benzina nelle gambe dopo il Covid-19, Mancini (che ha dovuto lasciare il campo a Juan Jesus per infortunio) e Ibanez appena rientrati, e anche Veretout ha dovuto dare forfait all’intervallo.

Il Napoli è parso più reattivo, aggressivo, ha corso di più, aveva maggiore forza nelle gambe, stava meglio degli avversari e nel calcio post-Covid la brillantezza è merce rara e fa ancora di più la differenza.

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