“Mi chiamo Suarez e gioco alla PlayStation”, le frasi dell’esame farsa

Spuntano nuovi retroscena relativi all’esame farsa di Luis Suarez sostenuto all’Università di Perugia lo scorso 17 settembre

Luis Suarez aveva ricevuto una settimana prima le domande sull’esame che avrebbe dovuto sostenere il 17 settembre all’Università di Perugia per ottenere il livello B1 necessario per la cittadinanza italiana, passaggio fondamentale prima del suo trasferimento alla Juventus. Il quotidiano Il Mattino oggi in edicola riporta alcune delle risposte che l’attaccante ex Barcellona si era preparato per superare agevolmente l’esame in vista di un suo imminente trasferimento alla Juventus.

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Le domande dell’esame di Suarez

juventus suarez paratici
Suarez (Getty Images)

La prima parte dell’esame dell’attaccante uruguaio comprendeva tematiche di carattere generale, che il centravanti si era preparato con queste risposte che Il Mattino ha integralmente riportato: “Mi chiamo Luis e sono nato a Salto, in Uruguay. Io faccio il calciatore da 15 anni. Gioco spesso alla PlayStation. Mi piace molto stare in compagnia dei miei amici per bere il mate. Mi piace fare il barbecue con la famiglia. L’esame di italiano mi serve per il mio lavoro”.

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Risposte facili, di routine, sulla vita privata del calciatore. L’attaccante aveva ricevuto le domande il 10 settembre, una settimana prima di sostenere l’esame, e ha dunque avuto tutto il tempo per prepararsele. Oggi Suarez gioca all’Atletico Madrid e la Juventus, in quei giorni, decise improvvisamente di puntare su Morata. In gioco, in queste settimane, è entrata la Procura di Perugia. Le indagini vanno avanti e ogni giorno emergono nuovi interessanti retroscena.