Cosa mangiano i calciatori? I segreti della loro alimentazione

Fare una corretta alimentazione è vitale per un calciatore durante il periodo agonistico. Uno stile di vita sano mantiene giovani e in forma, ma non esiste una dieta standard per tutti gli atleti

Un corretto stile di vita è un elemento chiare per un calciatore che deve avere un’alimentazione sana soprattutto durante il periodo agonistico. Prima di ogni allenamento, dunque, ciò che conta maggiormente sono le quantità di acqua e cibo consumate da chi pratica sport. Come sottolinea ‘YouCoach’, mangiare e bere in modo equilibrato, aumenta il rendimento dei giocatori, previene gli infortuni e ne accelera il recupero.

Ci sono tanti esempi di calciatori che, grazie a un’alimentazione equilibrata, riescono a dare il massimo in campo e mantenersi in forma, riuscendo anche ad allungare la propria carriera. Tra gli esempi lampanti dell’epoca moderna, ci sono campioni del calibro di Zlatan Ibrahimovic e Cristiano Ronaldo. Talenti naturali ma che, nonostante l’età, riescono ancora ad essere al top per effetto di allenamenti costanti e corretto uso di cibo e acqua.

Un calciatore ha bisogno della giusta nutrizione che gli porti le energie necessarie a svolgere l’attività agonistica. La sua importanza, però, non finisce qui in quanto, cibo e acqua assimilati nella misura più adeguata, serviranno anche a fornire i nutrienti necessari alla ricostruzione muscolari durante i momenti di riposo.

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Importanza frutta e verdura per un'alimentazione corretta
Importanza frutta e verdura per un’alimentazione corretta (Getty Images)

L’importanza dell’alimentazione nel calcio durante il periodo agonistico: il fabbisogno del giocatore

Ci sono quattro punti chiave per un’alimentazione corretta: assumere carboidrati di qualità, mangiare proteine facilmente assimilabili, preferire grassi di qualità ossia quelli vegetali, non far mancare al proprio corpo vitamine e minerali. Qual è allora la dieta corretta? Non ne esiste una standard per tutti, dipende dal calciatore, dal suo fisico, se si trova in una fase agonistica o meno. In linea teoria, si può, però tracciare un quadro teorico.

Fare una colazione ricca di carboidrati per iniziare al meglio la giornata (prediligere frutta fresca, ma non accantonare neppure quella secca), in alternativa fette biscottate o frullati di verdura, ma evitare latte e caffè perché il primo appesantisce e il secondo altera i meccanismi di assimilazione dei nutrienti.

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Pranzo con il quale recuperare le energie e quindi con pasta, riso o zuppa di cereali a cui abbinare legumi o verdure per secondo, ma senza proteine, ma senza la frutta (da mangiare a metà allenamento) della quale il corpo ne ha già a sufficienza. La cena serve a preparare il corpo per la ricostruzione muscolare e il recupero fisico: verdure crude, proteine (pesce o uova) o carni bianche, insieme a un po’ di frutta secca.