Il centrocampista della Roma, Bryan Cristante, è stato fermato per un turno dal giudice sportivo a causa di un’espressione blasfema. In tanti ci sono cascati prima del giallorosso
Doveva essere una domenica perfetta per Cristante grazie alla cinquina della Roma sul Bologna, invece la sua si è trasformata in una giornata nera. Prima l’autorete che non ha, comunque, messo in discussione il risultato, poi la notizia della squalifica per aver detto una bestemmia in campo.
Il giudice sportivo ha appiedato il centrocampista giallorosso per un turno, parlando di un’espressione blasfema pronunciata da Cristante durante il match tra capitolini ed emiliani, vinto 5-1 a domicilio dalla Roma. La frase infelice del ragazzo nel giro della Nazionale, è solo l’ultima di una lunga serie.
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Storia delle bestemmie nel calcio italiano: da Lanzafame a Cristante, 10 anni di espressioni blasfeme
Ad anticipare il giocatore della Roma, Cristante, come si evince da ultimouomo.com, ci furono tanti predecessori. Il primo con la prova televisiva, fu Lanzafame squalificato in un Parma–Sampdoria del 28 febbraio 2010. Dopo di lui si ricordano Pellissier del Chievo nel 2012, Siligardi nel 2013 in Bologna-Livorno, Gastaldello durante Brescia–Perugia in B nel settembre 2017. Come dimenticare, poi, la presunta bestemmia di Ibrahimovic con il Milan nel dicembre del 2011, diventata un giallo.
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Negli ultimi anni, il fenomeno non si è arrestato. Sono stati puniti, per aver bestemmiato durante la gara, nel 2018, anche i vari Madragora in Udinese–Sampdoria e Cigarini (2 giornate) in Sampdoria-Cagliari. Senza dimenticare gli allenatori: puniti Maran (Chievo), Longo (Pro Vercelli) e Cosmi (Trapani). Di recente, il 25 ottobre, il centrale del Lecce, Rossettini, è stato squalificato per una frase blasfema pronunciata nella gara a Cosenza in cadetteria.