Stefano Pioli e Zalatan Ibrahimovic, un binomio che ha regalato ai tifosi ottimi risultati, visto il primo posto in classifica generale.
Stefano Pioli, allenatore del Milan, ha regalato vitalità all’ambiente rossonero con gli ottimi risultati raggiunti nelle prime giornate di campionato. Il club rossonero comanda la classifica generale di Serie A e risulta essere una delle squadre più pericolose in fase offensiva. Eppure, nell’ultimo mese è mancato (e non poco) Zlatan Ibrahimovic, ancora fermo ai box per un infortunio.
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Pioli – Ibrahimovic, binomio vincente
Stefano Pioli, intervenuto ai microfoni di Sky Sport, ha svelato alcuni retroscena piuttosto interessanti: “L’idea di chiamare Zlatan Ibrahimovic era arrivata prima della gara contro l’Atalanta. L’ok è arrivato dopo, ma la dirigenza rossonera me ne aveva già parlato ed io ero molto positivo. Avevamo bisogno di questa personalità , questa forza e carisma, lo sapevo. Ho pensato che fosse il giocatore giusto per la nostra squadra e per la nostra mentalità . Ibra ci ha dato la cultura del lavoro”.
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Poi prosegue: “Zlatan mi disse che gli mancava la famiglia e che non era sicuro di restare. Incassai le sue parole e lo lasciai tranquillo. Il giorno dopo gli ho detto che non mi era piaciuto quello che mi aveva detto e che non mi era piaciuto neanche quello che io non gli avevo detto. Doveva restare, perché il nostro percorso era appena iniziato ed io avrei fatto di tutto per convincerlo. Dopo l’annuncio del suo rinnovo è arrivato anche Tonali, uno dei giovani più talentuosi d’Italia. Anche il suo è stato un arrivo molto importante”.