Milan-Juve, Pirlo in due settimane si gioca tutto (o quasi)

Domani il match contro il Milan, poi per la Juve di Pirlo anche Sassuolo, Inter e Napoli in Super Coppa: gennaio decisivo per il tecnico

Il calendario ammette poche repliche, per tutti. Se pareggi, però, con il Crotone o perdi in casa contro una Fiorentina non trascendentale, allora le repliche sono ridotte in un spazio che va da 0 a 0,01. Quello stesso spazio che ha Andrea Pirlo per dimostrare che l’azzardo di Andrea Agnelli non è stato tale. Che catapultarlo sulla panchina della Juventus è stato il gesto di un presidente che ha una visione davvero superiore.

Si parte da domani, contro un Milan che non perde da due secoli e mezzo in campionato, contro una squadra che sta imparando a fare a meno del totem Ibrahimovic, che sta regalando a Stefano Pioli quella dimensione di allenatore top tante volte ricercata e mai realmente raggiunta.

Il match del Meazza, se dovesse tramutarsi in una sconfitta per la Juve, allora segnerebbe la fine del monopolio sul campionato dopo 9 lunghissime stagioni. Un pareggio segnerebbe un segnale di prossimità all’abdicare. Insomma, Pirlo ha un solo risultato: la vittoria, per evitare che il primo obiettivo stagionale sfili via.

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Andrea Pirlo, il tecnico della Juve ̬ atteso al primo grande bivio della sua carriera da allenatore РGetty Images

Tra Conte e la SuperCoppa

Anche perché, dopo il match con il Milan, il calendario non mette sulla strada della Juve avversari leggeri. Arriva il Sassuolo all’Allianz che, salvo non giochi contro Inter ed Atalanta, può creare problemi a chiunque. Poi, l’intermezzo del Genoa in Coppa Italia il 13 gennaio, quindi prima l’Inter (ancora in trasferta), poi la SuperCoppa con il Napoli al Mapei di Reggio Emilia.

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La sensazione che il Milan accorto, con Theo Hernandez che torna dopo la squalifica, che piazza un solido Krunic accanto a Kessie, con un Leao in fiducia possa essere superiore alla Juventus. Nel match contro l’Udinese, sono stati gli episodi a fare la differenza, in particolare le palle perse dai friulani che hanno innescato i gol di Ronaldo e soci. Se il Milan non perderà queste palle in uscita, allora potrà far male ad una Juve che Pirlo non ha ancora dimostrato di aver reso impermeabile.