Roma, ufficiale la sconfitta a tavolino: la decisione del giudice sportivo

Il giudice sportivo ha determinato la sconfitta a tavolino della Roma con lo Spezia, per la seconda volta i giallorossi cadono in questo modo

In pochi mesi la Roma ha incassato due 0-3 a tavolino. Un caso davvero atipico per una squadra di serie A. Il giudice sportivo, come ampiamente prevedibile, non ha omologato il risultato del match di Coppa Italia contro lo Spezia. La partita dell’Olimpico contro i bianconeri di Vincenzo Italiano è terminata 4-2 in favore degli spezzini ma non figurerà negli archivi della Figc perché le sei sostituzioni alle quali ha proceduto la Roma non lasceranno traccia del risultato. Il clamoroso caso è costato il posto a Gombar e Zubidia.

Il regolamento non prevede il sesto cambio come pensato dai giallorossi ma soltanto la possibilità di effettuarne un quinto nei tempi supplementari.
La Roma, invece, dopo l’espulsione di Pau Lopez ha mandato in campo Fuzato e Ibanez al posto di Cristante e Pedro. In precedenza, Paulo Fonseca aveva già gettato nella mischia Veretout, Karsdorp, Perez e Dzeko.

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Alcuni giocatori della Roma impegnati in un’esercitazione di riscaldamento (GettyImages)

Roma, ufficiale la sconfitta a tavolino: il giudice sportivo dà lo 0-3 allo Spezia

Il giudice sportivo pertanto ha determinato la sconfitta per 0-3 della Roma, che se anche avesse raggiunto il pareggio e ribaltato la sfida non avrebbe mai ottenuto il passaggio al turno successivo. Un pasticcio che ha creato grosse polemiche intorno all’ambiente. Gli ultimi giorni sono stati roventi e in vista della gara di campionato Fonseca dovrà gestire alcune assenze fondamentali.

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In questa stagione, il campionato della Roma si era aperto con una circostanza simile. L’1-1 della partita con l’Hellas Verona è stato poi trasformato in 3-0 per la squadra di Juric. A costare in quel caso la sconfitta è stata la “dimenticanza” di Diawara nella lista consegnata alla Lega di serie A. Un refuso? Probabilmente sì. Quello di questa settimana tuttavia è un’applicazione scorretta del regolamento a tutti gli effetti.