Milik-Napoli, il retroscena sulla foto fake di Giuntoli per convincerlo a firmare

L’addio di Arek Milik al Napoli, l’esordio al Marsiglia e il retroscena con Giuntoli.

Poco meno di una settimana fa Arek Milik ha lasciato Napoli in direzione Marsiglia, dopo mesi complicati a causa del fatto che il polacco fosse stato messo fuori rosa e rifiutasse il rinnovo di continuo. Il club francese l’ha acquistato in prestito con obbligo di riscatto nel 2022 per 12 milioni di euro. Tuttavia, l’affare è ricco di bonus, clausole e anche retroscena.

Gianluca Di Marzio, giornalista di SKY, nel suo libro Grand Hotel Calciomercato, racconta di fatti risalenti all’estate del 2016, anno in cui Milik si trasferì a Napoli“Milik si innamora del Napoli a Capri, così decide di lasciare Amsterdam e l’Ajax per la nostra serie A. «Ti aspettiamo qui da noi.» Il Napoli cerca di sedurlo con le sue meraviglie: il mare, la pizza, il pesce, le bottiglie di champagne e altro lusso. Tutto fantastico”.

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Milik e Giuntoli, il retroscena della foto fake per convincerlo ad andare al Napoli

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Giuntoli (Getty Images)

Per convincerlo al trasferimento dall’Ajax, all’epoca, la dirigenza azzurra gli offrì lo spettacolo dei migliori panorami e in quel momento spuntò una richiesta del bomber. Il giornalista, infatti, racconta che il calciatore chiese di vedere il Centro Sportivo e la società si negò. La scusa? Disse che non era il caso di visitarlo dal vivo per evitare l’assalto del giornalisti e che in quel momento erano in corso lavori di ristrutturazione. Tuttavia, la risposta evidentemente non convinse Milik, il quale chiese al direttore Giuntoli di mandargli una foto del posto. Il Ds temporeggiò, poiché in effetti il manto verde era in rifacimento e quindi si mise alla ricerca di una foto bella di un altro centro sportivo, meno famoso, che però potesse colpire il calciatore in positivo.

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Giuntoli pare aver mandato la foto fake al polacco, scrivendo: “Stiamo rifacendo le strutture, vedi, ecco qua”. Se è vero che il fine giustifica i mezzi, bisogna ricordare che alla fine Milik firmò davvero.