Altro che ‘pacco’: perché Bernardeschi può essere (ancora) un affare

Federico Bernardeschi nel mirino dei tifosi della Juventus, il club cerca di ‘piazzarlo’ ma il centrocampista può rivelarsi ancora un affare

Quasi cinquanta milioni per acquistarlo, quattro anni deludenti e il ‘peso’ di essere il bersaglio preferito dei tifosi. No, Federico Bernardeschi non si aspettava che la sua avventura alla Juventus potesse trasformarsi quasi in un ‘incubo’. Certo dorato, ma pur sempre un incubo dal quale uscire sembra essere diventato quasi impossibile. In campo non rende, fuori è nel mirino dei tifosi, l’addio è fermato da un ingaggio troppo elevato ed allora a 26 anni la sua carriera sembra essere arrivata ad un punto di non ritorno.

Anche contro il Bologna alcune sue giocate hanno scatenato l’ira dei tifosi e il finale sembra segnato: Bernardeschi per risorgere deve andare via dalla Juventus, ma dove? Il problema, come detto, è nell’ingaggio che ben oltre alle possibilità di quasi tutte le squadre di Serie A, mentre all’estero gli estimatori sembrano scomparsi.

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Ronaldo e Bernardeschi esultano
Ronaldo e Bernardeschi (Getty Images)

Juventus, Bernardeschi può rivelarsi un affare: i club dove potrebbe esaltarsi

Federico Bernardeschi fino a tre anni fa era indicato come il talento più puro del calcio italiano. Un ruolo che ha pesato sulla crescita del calciatore, quasi quanto la maglia della Juventus. Eppure il talento di Carrara potrebbe ancora tornare quello della Fiorentina e rivelarsi un affare per chi lo acquista. Non una grande (come Napoli e Roma a cui è stato proposto in passato) perché Bernardeschi ha bisogno di tanti minuti e altrettanta fiducia. Serve una via di mezzo per dimostrare di poter ancora essere decisivo.

Un passo indietro per fare quel salto di qualità che è mancato finora. L’ultima possibilità di salire sul treno che porta alla consacrazione prima che sia troppo tardi. La soluzione migliore potrebbe essere il ritorno a Firenze, ma l’ambiente non sarebbe pronto ad accoglierlo bene. Ed allora un’idea (economicamente difficile) può rivelarsi il Sassuolo, società amica della Juve e capace di valorizzare al massimo i talenti. Ambiente ovattato e capacità di aspettare i calciatori: quello che non hanno saputo fare i bianconeri. Ma forse non è ancora troppo tardi.