Il Liverpool non sa camminare da solo

Il Liverpool è la squadra al mondo più colpita dall’assenza dei tifosi, dalla triste abitudine imposta dalla pandemia delle partite a porte chiuse, senza Anfield si è spenta la magia.

La formazione di Klopp ha costruito i suoi grandi successi in Premier e Champions League con una forte empatia tra lo stile di gioco della squadra e l’effetto Anfield che è unico, non ha paragoni nel mondo.

This is Anfield” è l’avvertimento nel tunnel agli avversari, il rito fantastico della Kop che canta “You’ll never walk alone” è il passaporto emotivo per partecipare alla magia in cui detta legge il Liverpool.

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Klopp Liverpool
Jurgen Klopp (Getty Images)

A Klopp manca Anfield, la benzina per rigenerare un ciclo

Il Liverpool nelle ultime sette partite ha portato a casa solo una vittoria, in trasferta contro l’Aston Villa in Fa Cup, una competizione da cui poi è stato eliminato al turno successivo dai rivali del Manchester United. In testa alla classifica c’è una sorta di derby, con il City che guida la classifica con un punto in più sui cugini.

Salah e compagni sono quinti in classifica, domani sera affrontano in trasferta il Tottenham, dovrebbero vincere per rientrare in zona Champions e vivere una serata di svolta rispetto alle difficoltà.

I record crollano: la scorsa settimana il Burnley, in lotta per la salvezza, ha infranto l’imbattibilità di Anfield che durava da 68 partite, con 55 vittorie e 13 pareggi.

Provate a guardare una partita della squadra di Klopp, è irriconoscibile. L’identità è sempre la stessa, i movimenti di Firmino, Salah, c’è anche la qualità di Thiago Alcantara, pesa tantissimo in difesa l’assenza di Van Dijk, uno dei centrali più forti al mondo.

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Al Liverpool, però, manca soprattutto l’adrenalina, è una squadra che ha abbassato il ritmo emotivo, mentale, non ha più la ferocia. Anfield è la benzina necessaria per rigenerare un ciclo quando si è vinto tutto.