“Caso tamponi”: Lotito rischia più della Lazio, svelate le richieste della Figc

Al via il processo per il “caso tamponi” relativo alla sfida di campionato tra Torino e Lazio: a rischiare più di tutti è il patron Lotito

Novità importanti nel corso del processo che vede coinvolta la Lazio a causa del famoso “caso tamponi” relativo alla sfida con la Lazio, quando la società biancoceleste, secondo la Procura della Figc, non rispettò tutti i protocolli di sicurezza e tutela della salute nell’ambito dell’emergenza Covid. In ballo le comunicazioni mancanti con l’Asl per alcuni positivi al virus in quei giorni.

Secondo quanto riferito da ‘La Gazzetta dello Sport’, la Procura della Figc non ha richiesto alcun tipo di penalizzazione per la squadra di Inzaghi. Più che la Lazio, a rischiare è Claudio Lotito, patron dei biancocelesti. La richiesta della Procura, infatti, è una inibizione di 13 mesi e 10 giorni. Lotito è accusato di non aver provveduto a far rispettare il protocollo vigente. Ovviamente, in caso di richiesta confermata, Lotito decadrebbe dalla carica di consigliere federale e non potrà ricandidarsi per il futuro.

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Esultanza Lazio
Lazio (Getty Images)

Lazio, al via il processo per il “caso tamponi”: Lotito rischia

La Lazio non rischia alcuna penalizzazione, a quanto pare, ma la richiesta è duecentomila euro di ammenda. Scongiurato, per i biancocelesti, il rischio di una forte penalizzazione. Oltre a Lotito, rischiano i medici sociali della Lazio, Rodia e Pulcini. La richiesta, per entrambi, responsabili del settore sanitario biancoceleste, è di inibizione per 16 mesi.

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Il processo in videoconferenza è iniziato alle 11 e non è detto che la sentenza arrivi già in giornata. C’è grande attesa e preoccupazione in casa Lazio. I tifosi, questa mattina, si sono riunioni davanti agli uffici del Tribunale Federale ed è apparso anche uno striscione: “La Lazio non si tocca”