L’Uefa apre ai tifosi negli stadi: “Il limite del 30% non è necessario”

L’Uefa si è espressa attraverso un comunicato, in cui comunica la rimozione del limite di capienza degli stadi al 30%.

Il Comitato Esecutivo Uefa si è riunito oggi in videoconferenza per prendere decisioni importanti, anche e soprattutto in merito al ritorno del pubblico negli stadi.

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Al termine della riunione l’Uefa ha dichiarato, per mezzo di un comunicato, la revisione di alcune regole fissate il primo ottobre 2020: “Il Comitato Esecutivo UEFA ha rivisto la decisione dell’1 ottobre 2020 che consentiva il ritorno degli spettatori alle partite UEFA fino al 30% della capienza dello stadio. Il Comitato ha deciso che, alla luce dell’eterogenea situazione epidemiologica nelle 55 federazioni UEFA, tale limite non è più necessario e la decisione sul numero di spettatori consentiti deve essere di esclusiva responsabilità delle autorità locali/nazionali competenti”.

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La decisione di riaprire gli stadi al pubblico dipenderà dalle autorità nazionali (Getty Images)

Le regole Uefa non cambiano per i tifosi in trasferta

Il limite del 30% della capienza imposto dalla federazione europea è dunque rimosso, ma ciò non significa che le porte degli stadi siano pronte a essere riaperte, soprattutto per i tifosi ospiti, per i quali l’ostracismo rimane in vigore, almeno fino alle finali di Champions League ed Europa League: “Tuttavia, alla luce delle restrizioni di viaggio tuttora in corso e per attuare misure ragionevoli e responsabili di riduzione dei rischi correlati alla pandemia di COVID-19, il Comitato Esecutivo ha deciso di confermare la decisione dell’1 ottobre 2020 e di non consentire ai tifosi ospiti di assistere alle partite UEFA. Il provvedimento è valido fino a prima delle finali delle competizioni per club che si svolgeranno a maggio 2021. I requisiti sanitari minimi della UEFA per il ritorno degli spettatori sono stati emendati in base alla nuova decisione, che entra in vigore da domani”.

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Il cambio di direzione è però evidente ed in linea con la richiesta da parte dell’Uefa di comunicazioni sulla disponibilità da parte delle nazioni ospitanti ad accogliere nei propri stadi i tifosi per la prossima edizione dei Campionati Europei, nazioni fra cui figura l’Italia.