Milan, come spiegarsi la ‘maledizione’ di San Siro

Il Milan ha fatto solo 23 punti a San Siro in 15 partite e non vince in casa da febbraio. Una possibile spiegazione a questo strano trend

Il dato è di quelli che saltano subito all’occhio: nella stagione 2020/21 il Milan ha collezionato fin qui 60 punti in campionato, dei quali 37 in trasferta (meglio di tutte le altre) e solo 23 in casa.

Per di più, ai rossoneri manca la vittoria tra le mura amiche da ben cinque partite (Milan-Crotone 4-0, dello scorso 7 febbraio). Come spiegarsi questa sorta di maledizione di ‘San Siro’?

Una sentenza certa e inconfutabile non c’è, al massimo si possono provare a fare delle ipotesi. Cominciamo dicendo che in periodo di pandemia le differenze tra match in casa e match in trasferta sono notevolmente ridotte, a causa dell’assenza del pubblico.

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Finale Milan-Sampdoria
I protagonisti escono dal campo del ‘Meazza’ al termine di Milan-Samp (Getty Images)

Milan, ti manca la spinta di San Siro?

Ed è però possibile che l’assenza di spettatori c’entri in qualche modo. È stato ipotizzato, infatti, che proprio il fatto di giocare all’interno di stadi vuoti sia stata una delle ‘molle’ che ha sbloccato il Milan da quando il calcio è ripartito lo scorso giugno, permettendogli di inanellare una striscia di risultati utili che è durata per tutto il 2020.

Molti dei giovani che compongono la rosa, ricchi di talento ma senza grande esperienza, venivano infatti intimoriti dal palcoscenico del ‘Meazza’ (ricordate i fischi al ‘professor’ Seedorf?). Giocare con gli stadi vuoti ha permesso invece a questi ragazzi di giocare con maggiore spensieratezza, acquistando via via fiducia, confermata dai risultati. Almeno, questa è l’ipotesi che è stata fatta a suo tempo.

Ora, una volta riconquistato l’affetto dei tifosi, testimoniato da episodi come la fiaccolata prima del match natalizio contro la Lazio, questo fattore potrebbe ripresentarsi in negativo. E cioè, a questo punto sì che la spinta del pubblico di San Siro (notoriamente uno dei più caldi d’Italia) sarebbe potuta essere decisiva per spingere il Milan al successo quando gioca in casa, permettendo ai giocatori di gettare il cuore oltre l’ostacolo.

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Altre spiegazioni paiono più complicate: magari il terreno di gioco non è in condizioni ottimali, non consentendo al Milan di esprimersi sui ritmi che gli sono più congeniali? È un problema che in passato è esistito ma, francamente, ora invece dalle immagini televisive la tenuta del campo sembra buona.

Oppure, potrebbe trattarsi di una pura e semplice casualità. Vedremo se le ultime nove partite del campionato (per il Milan, cinque in trasferta e quattro in casa) confermeranno o meno questo strano trend.