Roma c’è: è ufficialmente sede del prossimo Europeo

In seguito alla comunicazione del governo alla UEFA, l’Italia è da considerarsi a tutti gli effetti paese ospitante del prossimo Europeo.

Un Europeo così non si era mai visto. A dirla tutta ancora non l’abbiamo visto, dato che avrà luogo questa estate, ma nulla di ciò che lo riguarda è definibile “normale”.

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Cominciamo dal principio: questo è inevitabilmente l’Europeo del Covid, a causa del virus è infatti stato rinviato di un anno, sorte condivisa con altri importanti eventi sportivi come le Olimpiadi estive di Tokyo. Gli europei di quest’anno erano inoltre stati programmati diversamente rispetto alle edizioni precedenti dal punto di vista “geografico”. L’ironia non conosce limiti e allora ecco che l’Europeo fermato dal Corona virus è anche l’Europeo itinerante, pensato per spostare lo spettacolo del calcio in vari paesi del nostro continente.

La gestione pandemica è affidata ai singoli stati, l’Italia si è detta pronta a riaprire gli stadi

gabriele gravina
Gabriele Gravina, presidente FIGC (Getty Images)

Abbiamo vissuto un anno abbondante di restrizioni che dal punto di vista sportivo si sono manifestate con la chiusura degli stadi al pubblico. Il comitato esecutivo dell’UEFA punta molto sulla presenza dei tifosi durante la manifestazione, per questo motivo ha chiesto rassicurazioni ai paesi ospitanti riguardo questa problematica. La richiesta dell’ente europeo è di garantire stadi pieni al 25% della propria capienza almeno. L’alternativa pronta consiste nello spostare la competizione in Inghilterra, dove il progetto è di riaprire tutti gli stadi (al 50% della capienza) a partire da maggio.

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La notizia di oggi, che può essere letta ed interpretata con ottimismo relativamente a tutta la questione Covid, è che la UEFA ha confermato ufficialmente Roma come sede del torneo. Il governo italiano, attraverso la FIGC, ha garantito per quest’estate l’apertura delle porte dello Stadio Olimpico a circa ventimila persone, ovvero il 25% della capienza richiesto. Non è impossibile che venga concesso l’ingresso a più persone, ma dipenderà dalla gestione della pandemia nei mesi a venire.