Il Milan vuole l’allenatore che gli può rubare la Champions

Il Milan rischia di finire fuori dalla Champions: calendario complicato per i rossoneri e Stefano Pioli vede la sua posizione non più blindata

Non conosce ancora il suo futuro il Milan. Paolo Maldini ha messo in standby qualsiasi trattativa di mercato e lo ha detto a tutti: da qui al 23 maggio conterà solo il campo. E’ da lì che passano anche i programmi per la prossima stagione. Serve la Champions per continuare l’opera di risalita, serve anche per avere più possibilità di rinnovare i contratti di Donnarumma e Calhanoglu. Serve la Champions anche a Pioli, intoccabile fino a qualche settimana fa. Ora però anche sull’allenatore si sente qualche spiffero e anche se la società gli ha confermato più volte la fiducia, è palese che senza la qualificazione alla principale competizione europea qualche riflessione anche sull’allenatore verrà fatta. Il che non vuole dire che Pioli senza Champions sarà sicuramente esonerato, ma che la dirigenza deciderà a risultato acquisito. Intanto qualche giro di orizzonte già è stato fatto e ‘TuttoSport’ racconta di un’ipotesi che potrebbe prendere corpo nelle prossime settimane.

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Pioli e Inzaghi
Pioli e Inzaghi (Getty Images)

Milan, senza Champions occhio ad Inzaghi

Il nome è quello di Simone Inzaghi, tecnico della Lazio impegnata come il Milan nella lotta per i primi quattro posti. I biancocelesti hanno cinque punti in meno dai rossoneri, ma una partita da recuperare e sono in piena corsa. Il tecnico però è in scadenza di contratto e, nonostante le voci di un accordo ormai raggiunto il rinnovo non arriva.

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Un’attesa che, unita alle parole dello stesso allenatore (“Auspico una squadra sempre più forte per dare fastidio alle grandi”) fa venire qualche dubbio sul futuro. Qui si intromette il Milan: senza Champions e con Pioli via, il nome di Inzaghi sarebbe uno dei profili migliori per rilanciare il progetto.  A favore del tecnico la capacità di far uscire il massimo dal gruppo a disposizione, mentre Pioli ha da spendere l’ottimo rapporto con Ibrahimovic. Non un aspetto secondario, ma anche questo messo in pausa: ora conta solo il campo, per Pioli e Inzaghi. Da lì arriveranno indicazioni anche per il futuro.