“Agnelli non esiste più”, l’ultima bordata dalla UEFA

Parole al veleno di Aleksander Ceferin, presidente della UEFA, nei riguardi di Andrea Agnelli, presidente della Juventus, nel merito della Superlega. 

No, non è proprio una ‘guerra’ qualsiasi. Aleksander Ceferin, presidente della UEFA, è sempre convinto di continuare la sua azione contro la Superlega al fine non soltanto di estinguerla bensì di sbugiardare una qualsiasi iniziativa simile, onda evitare un possibile precedente. L’amarezza però si manifesta anche per altri motivi.

Tutte le news sulla SERIE A e non solo: CLICCA QUI!

UEFA, Ceferin contro Agnelli: “Per me non esiste più”

Ceferin nell'ambito di Euro2020
Aleksander Ceferin, UEFA (Getty Images)

Ceferin ha considerato l’accaduto un vero e proprio voltafaccia, ancora di più considerato che Juventus, Barcellona e Real Madrid non hanno alcuna intenzione di fare un passo indietro, nonostante le minacce di possibili e pesanti sanzioni. A tal proposito a ‘So Foot’ il numero uno della UEFA ha espresso la sua delusione, anche in virtù dello stretto rapporto con Andrea Agnelli, presidente della Juventus: “Per quanto mi riguarda, quest’uomo non esiste più. Credevo che fosse un mio amico, ma ha mentito in faccia fino all’ultimo minuto dell’ultimo giorno. Mi aveva assicurato che non ci fosse nulla di cui preoccuparmi. Il giorno prima, invece, aveva già firmato i documenti per il lancio della Superlega”.

LEGGI ANCHE >>> Superlega, l’inatteso comunicato del Napoli sulla Juventus

In merito alle azioni legali in corso contro i tre club della ‘resistenza’, Ceferin ricorda che la questiona è finita anche nelle carte della Corte di giustizia Ue. “In questa vicenda, posso mettere i protagonisti in tre categorie. Ho messo Andrea Agnelli nella prima, è stato qualcosa di personale. Poi, ci sono i presidenti che consideravo abbastanza vicini a me e mi dispiace che non mi abbiano parlato in anticipo cosa si stesse pianificando. Nella terza e ultima categoria colloco coloro con cui non ho avuto contatti privilegiati. Non li biasimo, ma anche loro dovranno subire le conseguenze delle loro azioni”.