Il calcio è inclusione, l’Italia non l’ha ancora compreso

#ItaliaAustria è in tendenza su Twitter: tante le critiche agli azzurri per la scelta di non inginocchiarsi. Critiche giuste

L’Italia non si inginocchierà prima del fischio di inizio della gara di ottavi di finale degli Europei contro l’Austria, domani a Wembley. Non lo farà in una terra, l’Inghilterra, dove il movimento Black Lives Matter è fortissimo, nel ricordo dell’assassinio di George Floyd. Sterling e Rashford nel calcio, Hamilton nella Formula Uno sono solo alcuni dei grandi nomi dello sport britannico che mostrano grande vicinanza a queste tematiche. Un link forte con gli Stati Uniti ed, ad esempio, con la NBA. L’Italia, dopo quello che è successo nell’ultimo match con il Galles ed le relative polemiche per inginocchiamento a metà avvenuto prima del fischio d’inizio della partita, ha deciso di non genuflettersi.

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Bonucci
Bonucci (Getty Images)

Italia criticata: vanno sempre ricordati i valori dello sport

Una scelta che è diventata virale sui social, #ItaliaAustria è in tendenza su Twitter. Tanti commenti negativi alle decisioni degli azzurri, alcuni di appoggio. Non vogliamo fare politica, ma la stessa formazione di atleti dovrebbe indurre i calciatori dell’Italia ad inginocchiarsi. Lo sport il calcio che sport di squadra sono modelli per eccellenza di inclusione, di tolleranza, di rispetto. Il calcio, da sempre, va oltre la diversità per accomunare nel gioco.

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Senza scomodare la politica, senza scomodare soprattutto chi sta cavalcando un’onda in un senso o in un altro, ci sembra di poter dire che quel gesto in memoria di un brutale assassino andava fatto, senza se e senza ma per ricordare quelli che sono i valori dello sport.