Commisso, l’attacco pubblico a Gattuso e Mendes che tutti attendevano

Rocco Commisso prende posizione. Cosi il patron della Fiorentina ha parlato al podcast ufficiale del club viola.

Il presidente Rocco Commisso non è un tipo abituato a ‘toccarla piano’, soprattutto quando si tratta di prendere posizione su situazione che riguardano da vicino il suo club. Ed allora eccolo, uscire allo scoperto e tornare a parlare di Gennaro Gattuso. Urge, però, un passo indietro.

Alla fine del campionati, l’addio di Iachini a Firenze è stato seguito dall’annuncio (qualche ora dopo) dell’arrivo di Rino Gattuso, fresco di divorzio con il Napoli e quinto posto conquistato con gli azzurri. Piazzamento deludente, che terrà ancora i partenopei fuori dalla Champions League per il secondo anno di fila.

Insomma, per Gattuso si presenta cosi la possibilità di tornare subito sulla cresta dell’onda con una sfida avvincente come quella di Firenze. Qualcosa, però, va storto. Dopo qualche settimana, infatti, il club annuncia la fine anticipata dell’esperienza di Gattuso sulla panchina viola.

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Rino Gattuso in campo
Rino Gattuso (Getty Images)

Commisso e l’attacco pubblico a Gattuso e Mendes

Insomma, un annuncio che ha lasciato tutti di stucco, soprattutto perchè praticamente ha sancito la fine di un’avventura mai cominciata. Molte sono state le speculazioni riguardo i motivi della fine dell’accordo tra Gattuso e la Fiorentina.

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In queste a prendere posizione è stato il patron Rocco Commisso, al podcast ufficiale del club viola, aprendo proprio al tema legato all’allenatore calabrese: “Mi spiace, per ragioni legali non abbiamo potuto raccontare quello che è avvenuto con Gattuso”, ha spiegato il patron viola: “Se i suoi avvocati vogliono sedersi con i nostri ed eliminare la clausola di riservatezza, non avrei alcun problema”, la frecciata del patron.

Ma Commisso ha poi sferrato un attacco forte a tutto il sistema, legato soprattutto al tema dei procuratori: “Ci sono molti conflitti di interesse, che in un posto come l’America non sarebbero accettati”. E cosi il patron tira fuori il caso Sergio Oliveira: “Il suo agente rappresentava il Porto, il calciatore e l’allenatore Gattuso. Questo sicuramente non è accettabile, che io debba negoziare in una situazione del genere non mi sembra accettabile”, l’accusa di Commisso.