Quando Sarri disse: “Rigori Jorginho come Maradona? Lo prendi per il c**o?”

All’indomani del rigore perfetto con la Spagna, ritornano in mente alcune parole sul modo di calciare i rigori di Jorginho

“Ci spieghi come calci i rigori? Sembrano quasi alla Maradona. Guardi il portiere fino all’ultimo e poi lo spiazzi”. Fu questa una domanda rivolta a Jorginho in conferenza stampa nel 2017 alla vigilia di una gara Champions del Napoli. Accanto al regista azzurro c’era, ovviamente, Maurizio Sarri, che cominciò a ridere dopo aver ascoltato questa domanda. “Ho avuto l’impressione che lo stessi prendendo per il cu*o” disse col sorriso l’attuale allenatore della Lazio. Ironia e null’altro, perché tra i due c’è grande stima.

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Maurizio Sarri
Maurizio Sarri (Getty Images)

Jorginho, Sarri e il rapporto speciale

Quattro anni dopo, quella riflessione fa rumore. Sarri lo sa bene: è da anni il primo fan di Jorginho e sa che, oltre lo scherzo, quella considerazione era vera. Jorginho calcia i rigori come li calciava Diego. Questione di stile. Col saltello. Freddando il portiere. Aspettando sia lui a fare la prima mossa. Ci vuole grande personalità per riuscirci. Quella che ha avuto, Jorginho, contro la Spagna, in occasione del penalty decisivo.

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Tra i due c’è grande feeling, Sarri ha conosciuto Jorginho a Napoli, ha voluto lo seguisse al Chelsea e, avesse potuto, lo avrebbe chiamato anche alla Juve e, perché no, ora alla Lazio. E’ un suo pupillo, il giocatore perfetto per il suo modo d’intendere il calcio. In questi anni Jorginho è cresciuto tanto, l’esperienza al Chelsea lo ha formato dopo le stagioni show col Napoli di Sarri. Ora sogna l’Europeo. Dopo, nel caso, chissà.