Vince l’oro a Tokyo, poi la clamorosa accusa: “È un terrorista”

Javad Foroughi vince l’oro a Tokyo e fa scoppiare un caso diplomatico internazionale: è accusato di essere un terrorista.

Farebbe parte di un’organizzazione ritenuta terroristica dagli Stati Uniti Javad Foroughi. Un nome che sta facendo parecchio discutere in queste ore, al punto da far scoppiare un vero e proprio caso diplomatico internazionale. L’iraniano ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi nella categoria “pistola 10 metri. Fin qui, nulla da eccepire. Un successo avvenuto in maniera del tutto regolare. Il problema, secondo i suoi contestatori, è che il 41enne apparterrebbe al Corpo delle guardie della rivoluzione islamica.

Tutte le news sulla SERIE A e non solo: CLICCA QUI!

Foroughi pronto a sparare
Javad Foroughi (Getty Images)

Vince l’oro ma è accusato di essere un terrorista

Ecco perché in tanti, compreso il tiratore coreano Jin Jong-oh e l’associazione “United for Navid”, hanno chiesto al Cio di avviare quanto prima un’indagine a riguardo e cancellare il successo di Foroughi. “È un membro attuale e di lunga data di un’organizzazione terroristica. I Guardiani della Rivoluzione – sono le parole dell’associazione – hanno una storia di violenze e uccisioni non solo di persone e manifestanti iraniani, ma anche di persone innocenti in Siria, Iraq e Libano. Consideriamo l’assegnazione di un oro olimpico al tiratore iraniano Javad Foroughi non solo una catastrofe per lo sport iraniano, ma anche per la comunità internazionale”.

LEGGI ANCHE >>> Olimpiadi, veleno sulla scherma: Di Francisca attacca il ct italiano

Il Comitato olimpico internazionale. al momento non sembra intenzionato ad aprire alcun’inchiesta. Lo ha chiarito il portavoce Mark Adams: “Se hanno delle prove, ce le facciano avere: noi siamo qui”. L’atleta, che sul podio si è esibito nel saluto militare, dal canto suo ha rispedito al mittente le critiche ricevute. Ad intervenire per difenderlo è stato il quotidiano il giornale iraniano Javan, che lo ha definito “un infermiere delle Guardie ed allo stesso tempo difensore della salute e del santuario”. Difficile capire quali saranno gli sviluppi della vicenda, ma intanto la contestazione prosegue.