Caso Ronaldo, Rummenigge bacchetta: “L’Uefa faccia qualcosa”

Tiene banco il futuro di Cristiano Ronaldo, dopo la panchina ad Udine. Il Ceo del Bayern Monaco Rumenigge lo mette nel mirino.

L’iniziale panchina contro l’Udinese non ha fatto altro che alimentare le voci di un possibile addio entro il 31 agosto. Una volta in campo Cristiano Rolando ha poi fatto il suo, segnando anche il gol (poi annullato per fuorigioco) che avrebbe consentito alla Juventus di vincere, ma al momento lui e i bianconeri sono quanto mai distanti.

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Rumenigge in campo
Karl-Heinz Rummenigge (Getty Images)

Ronaldo, addio alla Juventus possibile: il portoghese nel mirino di Rumenigge

Il vice presidente Pavel Nedved, dal canto, prima della partita aveva provato a spegnere le indiscrezioni di mercato: “Non dobbiamo cercare sensazioni dove non ce ne sono. Le condizioni non sono top. Se resta? Assolutamente sì”. Parole però che non sono bastate per rasserenare l’ambiente. Il portoghese, infatti, ha dato mandato al suo agente Jorge Mendes di trovargli uno nuova destinazione ma le uniche opzioni ancora in piedi (entrambe molto complicate) sono il Psg ed il Manchester City. Le uniche società, in Europa, che potrebbero soddisfarlo dal punto di vista tecnico ed economico.

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Proprio sulle cifre percepite da Ronaldo è voluto intervenire il Ceo del Bayern Monaco Karl-Heinz Rummenigge, chiedendo alla Uefa interventi tesi a limitare le spese nel mondo del calcio. “Il problema più grande – ha detto, nel corso di un’intervista rilasciata alla ‘Bild’ – è chi può aumentare ancora il suo stipendio? Guadagna 70 milioni lordi, 35 milioni netti. Chi può farlo? Il Psg? Forse qualche club inglese? E’ un modo di progredire non molto sano, la Uefa è chiamata a fare qualcosa. Serve una regolamentazione precisa, perché i costi stanno lievitando nuovamente e un intervento è necessario o il calcio dovrà affrontare un momento molto, molto difficile”.