“Mi arrabbiavo”: il racconto di Spinazzola contro il bullismo

Leonardo Spinazzola ha rilasciato un’intervista per la prima puntata di “Ti Sento”, in onda su Rai Due stasera alle 23:05 in cui ha parlato di tutto: dall’Europeo al bullismo.

I tifosi della Roma attendono il suo rientro e Spinazzola ha fornito una road map: “A fine novembre rientro in gruppo che non significa giocare subito ma avvertire le sensazioni di stare con i compagni, respirare l’aria della squadra ed è già una grande cosa per me. È una scaletta mentale, poi tutti i giorni punto solo il giorno del ritorno in campo”.

Spinazzola ha poi svelato lo straordinario rapporto con Mancini che gli ha fatto una videochiamata per incoraggiarlo: “Hai un gran fisico, tornerai presto, ti aspettiamo, penso che il mister mi voglia tanto bene, mi dava sempre consigli, è importante quando un allenatore ti sta addosso, vuol dire che prova qualcosa. Io mi sono sempre sentito parte di quel gruppo avvertendo in ogni momento la fiducia e la stima di Mancini, me l’ha trasmessa anche prima dell’Europeo”.

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Leonardo Spinazzola alza la Coppa
Leonardo Spinazzola (Getty Images)

Spinazzola racconta la sua storia contro il bullismo e manda un messaggio ai ragazzi

Leonardo Spinazzola a 28 anni è un uomo realizzato, marito e papà, campione d’Europa e pronto a tornare in campo per dimostrare ciò che è: uno dei terzini sinistri più forti del campionato.

Nella sua storia c’è, però, la sofferenza per il bullismo, l’ha raccontato nell’intervista al collega Pierluigi Diaco: “Mi prendevano in giro, mi chiamavano castoro perchè avevo i denti all’infuori, mi è capitato alle medie o anche in convitto. Mi cantavano siamo tre papà castoro, m’arrabbiavo tanto e, invece, adesso penso che il mio sorriso è la cosa più bella che ho”.

Spinazzola racconta la sua storia anche come esempio per i ragazzi che soffrono a causa del bullismo: “Sono sicuramente migliori dei bulli perchè secondo me chi pensa troppo agli altri non è molto sicuro di se stesso”