Lazio, c’è una cosa che con Sarri (per fortuna) non è cambiata

Tante critiche e polemiche per la sconfitta di Verona, Sarri sotto accusa, ma per sua fortuna c’è una cosa che non è mai cambiata nella Lazio

Tra gol subiti, diciassette, modulo che non convince, il 4-3-3, big sacrificati, Lazzari e Luis Alberto, c’è una certezza che la Lazio per sua fortuna non ha smarrito: la continuità di Ciro Immobile. Dopo nove giornate, l’attaccante biancoceleste guida la classifica dei bomber di Serie A con otto reti, una in più di Dzeko. Una bella notizia che, in parte, sorprende, date le difficoltà collettive della Lazio che ha rimediato quattro gol dal brillante Verona.

Sarri è sotto accusa per come gioca la sua squadra, per alcune scelte che non convincono, per decisioni drastiche che rischiano di scontentare alcuni riferimenti del passato, eppure il suo centravanti è rimasto fedele alle vecchie abitudini. Immobile segna sempre, in ogni modo, anche in domeniche difficili, come l’ultima. Unica nota positiva in mezzo ad uno spartito stonato.

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Simeone segna a Reina
Simeone e Reina (Getty Images)

Immobile l’arma in più di Sarri

Si temeva che con l’arrivo del nuovo allenatore, col cambio modulo e col calcio più palleggiato e meno verticale, Immobile potesse perdere certezze tattiche. Non è accaduto: il centravanti della Lazio resta l’arma in più di Sarri, l’uomo copertina della squadra, la solida certezza alla quale aggrapparsi (anche) nei momenti difficili.

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Certo, alla lunga l’assenza di Luis Alberto potrebbe pesare, ma Immobile sa segnare in ogni modo e con qualsiasi alleato al suo fianco. Pedro e Felipe Anderson, oggi, in attesa di eventuali novità tattiche, rappresentano le nuove risorse sulle corsie laterali. Ma Immobile sa essere determinante anche da solo inventando dal nulla gol pesanti. Oppure inutili, come a Verona, ma pur sempre preziosi. Per ricordarsi che c’è luce anche nella domenica più buia.