“Mattarella lo ha premiato”: l’incredibile storia dell’ex Inter e Roma

L’ex portiere dell’Inter Astutillo Malgioglio è stato premiato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il suo impegno civile.

Quella di Astutillo Malgioglio è una storia forse sconosciuta ai più. Un onesto portiere che per anni ha bazzicato tra seconda e terza serie, riuscendo comunque ad ottenere anche ingaggi importanti come quelli con Inter e Roma. Ma soprattutto un vero e proprio fuoriclasse fuori dal campo.

Oggi per Malgioglio è arrivata l’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per “il suo costante e coraggioso impegno a favore dell’assistenza e dell’integrazione dei bambini affetti da distrofia.”

Per anni Malgioglio ha infatti alternato la sua presenza in campo agli studi in Medicina e all’attività per il sociale. Assieme alla moglie e alla figlia per anni ha gestito un’associazione e un centro per bambini affetti da disabilità. Un centro all’avanguardia dove gratuitamente metteva a disposizione il suo tempo e le sue capacità.

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Klinsmann
Klinsmann ai tempi dell’Inter (LaPresse)

Astutillo Malgioglio e quell’assegno di Klinsmann di 70 milioni.

Durante gli anni di attività l’impegno per il sociale di Malgioglio fu spesso mal visto da dirigenti e tifosi. A Brescia gli rimproverarono poca attenzione e poca professionalità. Alla Lazio addirittura si arrivò ad un faccia a faccia tra lui e i tifosi e alla rescissione del contratto.

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Meglio andò alla Roma dove, prima Liedholm e poi Eriksson gli permisero di usare gli spazi di Trigoria. Ma fu forse all’Inter dove egli riuscì a coniugare al meglio le sue due attività. Si narra che un giorno la stella tedesca Klinsmann, incuriosito del perché il suo compagno ogni fine allenamento si cambiasse di corsa e andasse subito via, si fece spiegare da Malgioglio il motivo.

Klinsmann decise quindi di accompagnarlo a Piacenza dove c’era il centro di Malgioglio e, colpito dal lavoro del suo compagno di squadra, gli staccò di sua spontanea iniziativa un assegno di ben 70 milioni di lire affinché potesse continuare ad occuparsi dei bambini disabili.