La UEFA non perdona i ‘furbetti’ del mercato: sanzioni per otto club

Sono state annunciate sanzioni ad otto club che non hanno rispettato il requisito ‘nessun debito scaduto’ del Fair Play Finanziario. 

La nuova Prima Sezione della CFCB (Organo di Controllo Finanziario dei Club UEFA) ha annunciato le sanzioni per otto club europei che non hanno rispettato il requisito ‘nessun debito scaduto’ del Fair Play Finanziario.

Con l’arrivo dell’epidemia di Covid-19 la UEFA aveva deliberato di allentare la presa del Fair Play Finanziario, il regolamento che dal 2009, mette sotto la lente di ingrandimento i bilanci dei club al fine di impedire spese folli e, nelle intenzioni, dare auto-sostenibilità al movimento.

Nonostante un alleggerimento delle norme dettato dal Covid e dalle conseguenti necessità dei club, il FPF ha continuato ad operare, così come la CFCB ha continuato a sondare i bilanci delle squadre UEFA.

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Ceferin, principale fautore del Fair Play Finanziario
Aleksander Ceferin (La Presse)

Fair Play Finanziario, punizione per otto club

Tra i nomi dei club coinvolti figurano quelli di due blasonate squadre portoghesi: il Porto e lo Sporting. Assieme a loro dovranno pagare un contributo finanziario incondizionato e potrebbero essere punite con l’esclusione condizionale (valida tre stagioni) dalle prossime competizioni UEFA anche il CSKA-Sofia, il Mons Calpe SC, il Real Betis e il Santa Clara. Questo a meno che non dimostrino entro il 31 gennaio 2022 di aver pagato le somme dovute.

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Una multa secca, rispettivamente di 150mila e 200mila euro, invece per i kazaki dell’Astana e per i romeni del Cluj.