Milan, Maldini apre il casting per la difesa: tre piste per sostituire Kjaer

Per ovviare all’infortunio di Kjaer, fuori fino a fine stagione, il Milan punta tre nomi per il mercato di gennaio: via al casting.

Reduce dallo scialbo pareggio di Udine, comunque secondo in classifica a un punto dai cugini dell’Inter e dunque perfettamente in linea con le aspettative di inizio stagione, il Milan guarda all’ormai imminente mercato di gennaio con l’obiettivo di rinforzare la difesa.

L’infortunio di Simon Kjaer ha infatti aperto una crepa nella retroguardia rossonera: il danese a Milanello è rinato, diventando il leader di un reparto che senza di lui sembra in difficoltà e che sicuramente a breve vedrà l’arrivo di un rinforzo secondo il Corriere dello Sport in edicola oggi.

Il quotidiano sottolinea che sono due le possibili strategie per il Diavolo: anticipare di qualche mese un investimento che comunque sarebbe stato fatto a giugno 2022 oppure tentare la carta del prestito con diritto di riscatto che la scorsa stagione si è rivelata vincente per portare in rossonero Fikayo Tomori.

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Nikola Milenkovic
Nikola Milenkovic, da tempo obiettivo del Milan (LaPresse)

Milan, tre nomi per la difesa a gennaio: chi arriverà?

In ogni caso il casting sembra ridotto al momento attuale a tre nomi, che Maldini starebbe valutando con attenzione. Si parte con il 25enne Andreas Christensen, danese che è in scadenza di contratto con il Chelsea: i Blues stanno tentando di convincerlo a restare, il Diavolo è pronto all’agguato ma non sarà semplice.

L’alternativa è Sven Botman, poderoso olandese di 21 anni cresciuto nell’Ajax e sbarcato al Lille nel 2020 per 8 milioni di euro. In Francia il giovane si è confermato un prospetto di livello e dunque è difficile pensare che possa arrivare a gennaio, in prestito o a un prezzo ragionevole.

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Il Milan comunque ci pensa. Come pensa a Nikola Milenkovic della Fiorentina, dei tre nomi in lizza sicuramente quello più importante e che offre maggiori garanzie anche perché conosce la Serie A. Anche in questo caso si tratta di un obiettivo non semplice, considerando che la Viola è in corsa addirittura per un posto tra le prime quattro e che Rocco Commisso, numero uno del club, si è dimostrato già in passato un osso duro nel momento di trattare la cessione di un suo gioiello.