Se Insigne sceglie Toronto, é ‘colpa’ anche del Napoli

Insigne ha una proposta dal Toronto Fc di 15-16 milioni lordi a stagione bonus compresi, una prospettiva che alletta il capitano del Napoli

“Giocatore designato”, così vengono definiti nella Major League Soccer quei calciatori per cui nel monte ingaggi complessivo non pesa lo stipendio intero ma solo una parte.

Designati allo sviluppo del calcio americano nel mondo, profili dallo status internazionale. Uno status che nel corso degli anni è appartenuto ad Ibrahimovic, Henry, Beckham, Giovinco, Pirlo.

Il prossimo potrebbe essere Lorenzo Insigne, capitano del Napoli e numero 10 della Nazionale che ha vinto l’Europeo e dovrà, invece, passare per complicati play-off per non farsi sfuggire un’altra volta il Mondiale.

Non a caso a settembre per Insigne si è mosso anche Lino Di Cuollo, ex senior Vice President of Competition and Player Relations della Mls. Lo storico agente di Giovinco, Andrea D’Amico, nello stesso periodo è stato visto più volte a Napoli.

Sei-sette anni dopo potrebbe essere ancora il Toronto Fc, che prese Giovinco, a puntare su un italiano. Stavolta tocca ad Insigne e il contratto proposto è faraonico: un quinquennale che con i bonus arriva a 15-16 milioni. Facendo due conti, Lorenzo percepirebbe 10 milioni netti a stagione.

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Insigne porta palla
Insigne (Getty Images)

Insigne e i tormenti con il Napoli: dall’estate senza incontri alla speranza di un rilancio che non arriva

I colloqui con il Toronto Fc sono in fase avanzata, si discute sui bonus e sui benefit di una proposta che cambierebbe la vita di Lorenzo. Il 4 giugno Insigne compie 31 anni, una soglia che nella vita di un calciatore significa poter dare ancora tanto. Basta pensare che Mertens ha cambiato il suo percorso a quell’età, andando al centro dell’attacco.

Insigne a Toronto sceglierebbe di farsi qualche anno con poche pressioni, guadagnare tanto accettando anche il rischio concreto di finire fuori dal giro della Nazionale, in un ricco anonimato. Sono scelte, legittime, alzi la mano chi non sarebbe tentato da uno stipendio così ricco.

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Ha fatto una scelta anche De Laurentiis che non ci ha mai finora creduto più di tanto all’idea di rinnovare il contratto al suo capitano. In estate nemmeno un incontro nè con Insigne nè con Pisacane, i primi approcci a settembre con una proposta più bassa dello stipendio attuale: 3,5 di base fissa più 1,5 di bonus molto complicati da raggiungere.

Al momento non sembra ci siano dei rilanci da parte del Napoli, Insigne entro marzo potrebbe firmare il contratto con il Toronto Fc iniziando poi la sua avventura nella prossima stagione. La squadra canadese nel frattempo dovrebbe liberare un posto tra i tre “giocatori designati”

Il presidente è stato chiaro, vuole abbassare il monte ingaggi, sul mercato la scorsa estate non ha avuto offerte congrue per i suoi calciatori. È andato via Manolas di fatto a dicembre e in scadenza ci sono anche Ospina, Malcuit, Ghoulam e Mertens, Insigne sembra far parte di questa rivoluzione.

Chiedere ad Insigne, giocatore in piena salute e reduce da un Europeo vinto, di guadagnare meno significa non mettere al centro del proprio progetto il rinnovo del capitano.

In questo mondo del calcio nessuno parli di sentimenti, lo facciano i tifosi che investono tempo, soldi e sacrifici. Non lo facciano altri perchè anche Insigne non ci è sembrato dal primo momento un “rivoluzionario” che ribalta le logiche del Dio Denaro.