“Sarà un dramma se…”: Italia, le dichiarazioni che Mancini non può ignorare

In un’intervista al ‘CorSport’ uno degli allenatori che più ha fatto parlare di sé in Italia ha espresso la sua sulla nazionale di Mancini

Il futuro della Nazionale di Roberto Mancini si giocherà nei prossimi dieci giorni. L’Italia cerca la qualificazione al prossimo Mondiale in Qatar attraverso gli spareggi playoff. Gli Azzurri sono arrivati con la lingua penzoloni a causa del secondo posto con cui hanno concluso il proprio girone di qualificazione, alle spalle della Svizzera, davanti per due punti dopo che nell’ultima giornata la squadra del ‘Mancio’ non è andata oltre lo 0-0 contro l’Irlanda del Nord a Belfast. L’Italia avrebbe avuto bisogno di vincere con il massimo scarto possibile per difendere la condizione di vantaggio rispetto alla nazionale di Yakin.

Mancini impietrito
Mancini (La Presse)

Così non è stato e dunque la Nazionale sarà costretta a giocarsi tutto nelle prossime due partite, a patto che raggiunga la finale contro la vincente tra Portogallo e Turchia. Per evitare quello che gli spagnoli chiamano ‘fracaso’, Chiellini e compagni devono battere la Macedonia del Nord giovedì prossimo al Barbera e poi superare la prossima rivale. Qualsiasi altro risultato terrebbe fuori gli Azzurri dal Mondiale come già avvenuto nel 2018 in Russia, dopo la sconfitta dell’anno prima con la Svezia. Sull’importanza della gara sono tutti d’accordo e anche Zdenek Zeman non ha utilizzato mezzi termini per definire l’importanza della partita.

Zeman perplesso
Zeman (Ansa Foto)

Italia, Zdenek Zeman mette il dito nella piaga: “Mancare il Mondiale sarebbe un dramma”

In un’intervista al ‘Corriere dello Sport’ pure il tecnico boemo Zdenek Zeman ha parlato di quanto sia importante per la squadra del commissario tecnico Roberto Mancini non sbagliare i prossimi due appuntamenti. L’allenatore del Foggia ha messo il dito nella piaga: “Sarebbe un nuovo dramma non raggiungere i Mondiali, speriamo passi. Purtroppo però le gare arrivano in un momento in cui tanti calciatori non sono al top e mi auguro possano ritrovarsi”.

Ha poi parlato di tre giocatori che ha allenato, Ciro Immobile, Lorenzo Insigne e Marco Verratti. Il primo e il terzo li ha avuto al Pescara, con il secondo ha anche condiviso un’esperienza al Foggia: “Immobile non rende come nella Lazio in Nazionale per una questione tattica. Nel club ha maggiori spazi. Resta comunque il miglior centravanti della squadra. Non sono io a dirlo, lo dicono i numeri. Insigne tiene tantissimo al Napoli e a Napoli. Nel calcio però ormai contano solo i soldi. Penso che sul piano sportivo Insigne si pentirà di questa scelta. Per me è un errore che Verratti non faccia il regista in Azzurro”.