“Qualcosa vorrà dire, no?”: disastro Italia, la frecciata umilia gli Azzurri

Digerire una serata come questa sarà difficile per l’Italia e per i tifosi azzurri: il giornalista però non si è trattenuto in diretta

Roberto Mancini, dopo il trionfo europeo conquistato circa otto mesi fa in Europa, non è riuscito a portare ai Mondiali quell’Italia che ha costruito nel tempo. Incredulo il CT non si è neppure spiegato, come dichiarato, come mai l’Italia si fosse ritrovata a giocare i playoff per accedere alla competizione. Men che meno come sia stato possibile che abbia fallito l’occasione di superarli.

Mancini disperato Italia
Roberto Mancini (LaPresse)

In diretta a ‘Sky Sport’, quanto avvenuto sul campo, è stato commentato in prima persona da Fabio Caressa. Il giornalista ha voluto rivelare la sua opinione e le sue parole non sono passate inosservate. Anzi.

Specialmente è stata evidente la bordata riferita ad alcune scelte prese dallo stesso Roberto Mancini in merito a chi portare con sé e a chi poi schierare (e far subentrare) in campo. Le parole di Caressa, allora, sono apparse molto dure in riferimento alle mosse effettuate.

Maglia e logo ufficiale Italia
Logo Italia (LaPresse)

Italia, Caressa senza peli sulla lingua per Mancini: “Alcuni non sono neanche titolari nei loro club, qualcosa vorrà dire?”

Fabio Caressa ha quindi dichiarato, dagli studi di ‘Sky Sport’: “Non servirebbe a nulla fare dei nomi adesso. Significherebbe attribuire a dei singoli una sconfitta simile. Chi ha giocato male si è visto. Ma d’altronde lo si sapeva anche. Alcuni non erano nelle giuste condizioni. Tra l’altro alcuni non sono neanche titolari nei loro club. Qualcosa vorrà anche dire, no?

“Stasera hanno giocato – ha proseguito Fabio Caressa – più grazie a una sorta di merito di riconoscenza. Non per un buona forma fisica. Allora secondo me qualunque altra persona si dimetterebbe dopo questa sera. Anche perché nello sport e nel calcio alla fine contano i risultati. Mancini è responsabile per la squadra e ha fallito. Tra qualche anno, più che dell’Europeo vinto, ci si ricorderà anche della sconfitta contro la Macedonia del Nord“.