“Mi minacciò, non avrei più giocato…”: l’ex Juve racconta l’assurdo retroscena

A distanza di anni l’ex giocatore della Juve rivela un retroscena riguardo alcune minacce subite che ha davvero del clamoroso.

Spesso a distanza di anni i calciatori rivelano alcuni retroscena che sono accaduti negli spogliatoi nel loro più o meno recente passato. Questa volta è accaduto con la Juve con un ex calciatore che ha svelato un assurdo retroscena che lo coinvolse assieme ai bianconeri.

Allianz Stadium, stadio della Juve
Juventus Stadium (LaPresse)

Stiamo parlando di Eljero Elia, esterno olandese della prima Juve di Antonio Conte. A dispetto della buona pubblicità con cui arrivò in Italia dall’Amburgo, Elia non seppe mai conquistare la fiducia del mister e il cuore dei tifosi. Da lì iniziò una parabola discendente che l’ha portato a 35 anni a giocare nell’ADO Den Haag.

Le sole quattro presenze collezionate in campionato furono un bottino decisamente magro, che di certo non ripagarono i nove milioni che la società bianconera sborsò per il calciatore. Ben presto scivolato in fondo alle gerarchie di Antonio Conte, Elia finì per lasciare la Juve dopo solo una stagione, svenduto per poco più della metà della cifra del suo acquisto al Werder Brema.

Eljero Elia, ex giocatore della Juve
Eljero Elia (LaPresse)

Elia e il retroscena sul passaggio alla Juve: “Non ci volevo andare”

Naturale quindi che col senno di poi l’esterno olandese abbia molti rimpianti riguardo quel suo passaggio in bianconero. Durante un’intervista a Nando Leaks l’olandese ha rivelato che nemmeno voleva andare alla Juve e che la colpa del suo arrivo a Torino fu tutta opera del ds dell’Amburgo di allora: Frank Arnesen.

“Mi disse che l’Amburgo aveva bisogno di soldi.” ha rivelato Elia. “Mi mise di fronte al fatto compiuto. Mi minacciò che se non avessi accettato e firmato con i bianconeri non avrei più giocato. Me ne andai troppo presto dall’Amburgo. Il mio obiettivo era restare in Bundesliga e impressionare il Bayern Monaco, ma purtroppo dopo la Juve non fu più possibile.”