Inter, colpo di teatro e addio? Cosa succede dopo il match con la Juventus

L’Inter si prepara al big match di domenica sera contro la Juventus: in caso di sconfitta, l’addio appare scontato. Lo scenario.

Una gara da vincere non soltanto per cercare di continuare ad alimentare il sogno scudetto ma anche per restare sulla panchina dell’Inter. Momento critico per Simone Inzaghi, dopo le prestazioni deludenti offerte nelle ultime settimane. I pareggi contro il Torino e la Fiorentina hanno allontanato i nerazzurri dalla vetta della classifica, rendendo possibile addirittura il sorpasso ad opera della squadra di Massimiliano Allegri.

Inter, Marotta riflette
Beppe Marotta (La Presse)

Quella di domenica sera costituirà quindi un crocevia fondamentale per l’ex allenatore della Lazio al quale, in particolar modo, viene criticata la mancata adozione di uno schema tattico alternativo al 3-5-2 (che ha ormai smesso di essere funzionale). Inzaghi, in allenamento, di recente ha provato il 4-3-1-2 con Hakan Calhanoglu trequartista tuttavia l’esperimento non ha avuto un seguito in gare ufficiale.

Nelle 9 partite ancora da disputare dovrà cercare di rivitalizzare alcuni degli elementi apparsi giù di corda (tra cui Lautaro Martinez e Nicolò Barella) e rilanciare le ambizioni di gloria del club. In caso di debacle invece, come riportato oggi dalla ‘Gazzetta dello Sport’, non è da escludere un possibile divorzio tra le parti al termine della stagione.

Inzaghi preoccupato
Simone Inzaghi (Ansa)

Inter, Inzaghi si gioca la panchina

L’amministratore delegato Beppe Marotta, da ormai qualche giorno, ha iniziato a valutare la posizione dell’allenatore. La stima è immutata, così come la fiducia tuttavia il crollo avuto dalla squadra dopo il derby preoccupa molto la dirigenza, la quale ora si aspetta una pronta reazione da parte di Inzaghi e dei giocatori.

La sfida con la Juventus (che punterà sul tandem offensivo composto da Alvaro Morata e Dusan Vlahovic) costituisce l’occasione migliore per invertire il trend negativo. L’Inter vuole la seconda stella ma servirà di più per conquistarla e bissare così la vittoria della scorsa stagione. Il Milan, intanto, non aspetta.