Ciaschini: “Napoli? Ancelotti aveva bisogno del Real. Italia, mai dire mai…”

Tra la qualificazione del Real Madrid e un futuro da CT: l’intervista a Giorgio Ciaschini, storico vice di Carlo Ancelotti, ai microfoni di SerieANews.com

Ancora una semifinale di Champions League per il Real Madrid. Ancora una semifinale di Champions League per Carlo Ancelotti. Con il risultato di ieri, il tecnico di Reggiolo è il primo di sempre a raggiungere la final-four del massimo torneo europeo, per quattro decenni consecutivi (da calciatore e da allenatore).

Ancelotti in panchina
Ancelotti (LaPresse)

Un risultato clamoroso, che conduce già l’ex tecnico di Milan e Napoli nella leggenda? “Per certo, se guardiamo a quello che ha raccolto, Carlo può essere considerato uno dei migliori allenatori della storia”, risponde ai microfoni di SerieANews.com, Giorgio Ciaschini, osservatore e storico vice di Carlo Ancelotti.

“Potrebbe essere addirittura la sua quarta Champions League vinta, ove mai le cose andassero nel verso giusto… – continua Ciaschini, che poi non mostra dubbi – Carlo è uno dei più importanti al mondo nel suo ruolo”.

Eppure, in Italia si era fatto presto a definire il tecnico di Reggiolo come bollito, ma adesso sta stravincendo la Liga e messo nel mirino la Champions. “Non sono sorpreso dai suoi risultati col Real Madrid. Poi se guardiamo alle ultime esperienze, ci sono tante cose da sottolineare”, puntualizza Ciaschini.

Ancelotti in panchina
Ancelotti (LaPresse)

Tra quel ‘bollito’ e un futuro con l’Italia: Ciaschini incorona Ancelotti

Di qui, l’ex vice di Ancelotti poi fa l’esempio dell’avventura vissuta in Campania dal tecnico emiliano: “Purtroppo, il matrimonio tra Ancelotti e il Napoli è venuto fuori in un momento particolare, sia per lui che per il club. Non si è consumato nel migliore dei modi, ma questo non intacca il valore di ciascuno di loro. Forse in quel momento, lo stesso Carlo viveva una fase dove era più rilassato, rispetto poi ad una reazione avuta negli ultimi periodi. Aveva del bisogno del Real, per lui lavorare in un club di altissimo livello è la soluzione ottimale”.

Di qui, chiediamo a Ciaschini se abbia sentito l’amico Ancelotti dopo la qualificazione col Chelsea: “Ho avuto modo di contattarlo, l’ho sentito molto soddisfatto… Adesso, però, è già proiettato all’obiettivo successivo. Vedremo il tabellone chi gli porrà dinanzi, ha già archiviato il risultato e messo nel mirino il prossimo”.

Infine, una parentesi anche su una possibile esperienza come CT dell’Italia. Quello di Ancelotti era stato uno dei nomi caldi prima di Mancini, potrebbe tornare ad esserlo in futuro prossimo? “Le esperienze e le qualità di Carlo sarebbero ideali per la Nazionale – risponde Ciaschini – Lui, però, ama molto lavorare nel quotidiano e costruire con la propria squadra, giorno dopo giorno. Questo in una Nazionale non sarebbe possibile, ma mai dire mai. Carlo non è più un ragazzino, quindi un futuro da commissario tecnico non lo escluderei. Sarebbe una bella avventura per lui”.