Milan, annuncio a sorpresa: la condizione per il ritorno del big

Il Milan si prepara alla sfida di Coppa Italia contro l’Inter ma intanto arrivano le dichiarazioni che non piaceranno al tecnico Pioli.

Altre 6 partite (con la speranza di giocarne poi un’altra ancora) da vivere al massimo, con l’obiettivo di regalare ai tifosi una doppia gioia. Il Milan, reduce dalla vittoria ottenuta ai danni del Genoa, domani affronterà l’Inter nel ritorno della semifinale di Coppa Italia. Un crocevia fondamentale per i rossoneri, che poi domenica saranno attesi dal big match in casa della Lazio.

Milan, Maldini con Pioli e Gazidis
Paolo Maldini, Ivan Gazidis e Stefano Pioli (La Presse)

La vittoria del trofeo e del campionato appare quindi alla portata ma per centrare il duplice obiettivo il tecnico Stefano Pioli dovrà cercare di rendere più efficiente dal punto di vista realizzativo la squadra e rivitalizzare gli elementi apparsi più in difficoltà in queste settimane. È il caso, ad esempio, di Brahim Diaz (autore di appena 4 gol) e di Franck Kessie, la cui ultima rete porta la data del 22 dicembre.

In cerca di un rilancio pure Alexis Saelemaekers, finito spesso in panchina nell’ultimo periodo. Criticità da risolvere in fretta per l’allenatore rossonero, che oggi in conferenza stampa ha sottolineato l’importanza della sfida di domani chiedendo ai suoi un’ulteriore prova di maturità. Il suo futuro, a prescindere dal risultato finale della stagione, continuerà ad essere a Milano ma intanto oggi sono arrivate delle dichiarazioni che di certo non gli faranno piacere.

Ancelotti in panchina
Carlo Ancelotti (La Presse)

Milan, Ancelotti non esclude in ritorno

Carlo Ancelotti, alla guida del Real Madrid primo in Liga e semifinalista in Champions League (il 26 aprile è in programma la sfida con il Manchester City), non esclude infatti un possibile ritorno sulla panchina rossonera. Uno scenario da lui stesso confermato, durante un’intervista concessa ai microfoni di ‘Rai Radio 1’.

“Ne parlerò il giorno in cui chiuderò col Real Madrid. Il Milan è una delle poche squadre che tengo nel cuore perché mi ha cresciuto: non come giocatore, ma come allenatore. Come consigliere? C’è Maldini che sta facendo un lavoro strepitoso. Non ce n’è bisogno di due”.