Cagliari, gli errori di Giulini nascosti dall’alibi allenatori

Tracollo Cagliari e addio Serie A. I rossoblù retrocedono in Serie B dopo una stagione a dir poco disastrosa. Giulini ha scelto di ammettere le sue colpe solamente a fine anno, forse il popolo rossoblù avrebbe meritato alcune spiegazioni anche a stagione in corso

Lite e frecciatine ai microfoni di “Sky Sport” tra Caressa e Giulini. Il presidente del Cagliari dopo aver ammesso le sue colpe per alcune valutazioni errate nelle gestione della società, ha puntato l’indice contro il noto giornalista, reo, secondo Giulini, di aver messo in atto “un’infamata” nei confronti del Cagliari prima dell’ultima sfida di campionato contro il Venezia.

Mazzarri in panchina
Mazzarri (LaPresse)

Giulini ha così ammesso: “Caressa, a te non rispondo perchè settimana scorsa hai detto che il Cagliari stava cambiando proprietà senza verificare la notizia. E’ un’infamata”. Secca risposta di Caressa: “Abbiamo riportato semplicemente una notizia”. Uno scambio di opinioni piuttosto acceso, dopo che Giulini ha ammesso le sue colpe (in modo tardivo e con la ricerca di alibi) sulla gestione del Cagliari negli ultimi anni.

Che senso ha puntare l’indice contro giornalisti, notizie e addetti ai lavori? Il Cagliari ha fallito totalmente la sua salvezza per propri demeriti e per mancanza di progettualità. Giulini avrebbe dovuto sottolineare prima questo aspetto, sia per rispetto dei propri tifosi, sia per assumersi totalmente le sue responsabilità di una stagione fallimentare. Sarebbero bastati 31-32 punti per centrare la salvezza. L’operato dei giornalisti e l’attendibilità delle notizie dell’ultima settimana contano zero.

Joao Pedro in azione
Joao Pedro (LaPresse)

Cagliari, le strane scelte sul mercato e l’affare Keita che sa di improvvisazione

Tre allenatori in un anno e l’esonero (tardivo?) di Mazzarri: perchè non sottolineare questo aspetto davanti alle telecamere? Perchè aspettare il tracollo di Genova prima della svolta in panchina? Punto interrogativo anche su alcune scelte di mercato.

Pavoletti arrivava da un anno e mezzo di stop dopo la doppia rottura del legamento crociato. Keita Balde è arrivato a Cagliari nell’ultima mezz’ora del mercato estivo (sinonimo di poca progettualità e mercato improvvisato) per poi finire ai margini delle scelte di Mazzarri da gennaio a marzo. Perchè il Cagliari, considerata la situazione allarmante di classifica già da gennaio, non ha puntato su un nuovo attaccante per la seconda parte di stagione? Scelte piuttosto particolari e calciomercato fatto di figurine (vedi Strootman) e di errori nelle fondamenta, scaricati (indirettamente) sull’operato degli allenatori. Il Cagliari retrocede in Serie B. La seconda retrocessione dell’era di Giulini: due indizi fanno una prova, anche nel mondo del calcio.